E questa volta entriamo!

Cari topini, vi ricordate quando tempo fa vi avevo postato la splendida chiesetta di Arma sul mare? Ebbene, questa volta, vi ci riporto ma, grazie al mio piccolo topino, che sgattaiolando è riuscito ad entrare (con tutta la scuola al seguito), ho la possibilità di mostrarvi com’è dentro, grazie alle foto (tutto sua madre), che ha fatto.

Si, siamo nella grotta della Madonna dell’Arma dove non si riscontra solo, come vi avevo raccontato, la presenza dell’uomo preistorico ma anche tanti tanti reperti inerenti all’epoca Greca e Romana.

In queste prime due foto possiamo ammirare meglio il soffitto e il pavimento: uno completamente di roccia e l’altro, in alcuni punti, di roccia e sabbia.

Questo Santuario si trova nella costa Armedana (che si estende dal torrente Argentina, al torrente Armea) sulla punta della Collina dei Castelletti e, questo toponimo, ricorda proprio la presenza di una serie di castellieri degli antichi Liguri disposti sul crinale delle alture circostanti.

Ci teniamo addosso la giacca perchè l’umidità rende questa grotta abbastanza fredda e ci inoltriamo verso l’altare reso protagonista da una bellissima statua che, insieme ad altre, rifascia il perimetro interno di questo luogo sacro.

Sono opere d’arte bellissime, realizzate interamente in marmo bianco.

Le espressioni dei volti dei personaggi sembrano reali.

Le colonne invece, che le circondano, sono in gesso.

La salsedine riesce a penetrare anche qui, oltre le grate, e le ricopre di un velo sottile.

Il luogo è tremendamente affascinante, mi racconta il mio piccolo, ed era ambita meta di coppie che volevano coronare il loro sogno d’amore, sul mare, in una grotta. I matrimoni però, negli anni ’70, hanno smesso di celebrarli.

Mi fa piacere ricordare che l’ultimo permesso è stato quello dei genitori della mia carissima amica, complice di mille avventure, e colgo l’occasione per salutarli.

Il momento però più emozionante, che ha colpito topino, è stato quando lo hanno messo davanti ad una specie di scalinata che scende un poco in profondità, verso gli scavi che hanno fatto, dove sono stati ritrovati tutti i cimeli e le antichità, documentazioni importantissime.

Mamma! Mi sono sentito un archeologo! – mi ha detto entusiasta, e lo posso capire.

Essendo un foro pericoloso è stato protetto con delle sbarre che lo circondano ma qualche fossile è ancora visibile. Questo scavo si trova proprio di fianco alle panche dove i fedeli pregano il Signore.

Ma i resti di tanta storia non sono solo all’interno di questa struttura, tutt’intorno, dalla Torre Bernice, vecchia torre di un castello distrutto, fino alla Fortezza cinquecentesca, esistono ancora dettagli di quel che esisteva prima della caduta dell’Impero Romano e poi abbandonato.

La Fortezza rimane proprio sopra questa grotta e, anche se oggi non è più visitabile, si sa che esistono ancora le stanze, quella del capitano, della servitù e il salone del focolare.

Una Fortezza che Genova usò per tantissimi anni e per gli scopi più diversi, non solo quelli che vi avevo già citato in passato, in ultimo infatti, desiderava, con appostamenti proprio in questo luogo, controllare il contrabbando del sale su quella che era un tempo la Via Romana.

Una Fortezza che era unico e grande punto di riferimento, di richiamo e di incontro per tutti i pirati.

Ebbene si, ecco quante cose ha da raccontare un piccolo posto come questo.

E ora vi lascio a contemplarlo; lui che, nonostante tutto, è ancora lì e, da anni, continua ad essere il ritrovo della gente di Arma e dei ragazzini che d’estate popolano le spiagge circostanti.

Ecco anche un modellino che riprende la baia, posizionato in un angolo di questo Santuario dedicato alla Madonna, vicino al luogo delle ricerche.

Buon viaggetto sul mare e nella storia quindi.

Alla prossima, la vostra Pigmy.

M.

10 pensieri su “E questa volta entriamo!

  1. Che fascino dentro e capisco l’emozione di un bambino! Non ci sono mai stata, ricordo la Madonnina, da fuori, però le grotte non le ho mai viste! Segna sul tuo carnet, per quando verrò a trovarti! Bacetti carissima 🙂

  2. Mi scalda il cuore il pensiero che un bimbo riesca ancora a entusiasmarsi al pensiero di diventare archeologo. Non è vero che vogliono tutti fare i calciatori e le veline, come cercano di farci credere.

    • Che bel commento Chagall. Già, posso assicurarti che gioca a calcio ma in storia è bravissimo. Adora scoprire nuovi luoghi con significato storico, e diventare archeologo gli piacerebbe davvero. Ho anche poi saputo che è stato l’unico a fare foto e video tra i suoi compagni ed è stato grazie a lui se ho potuto postare queste foto perchè la chiesa purtroppo la tengono chiusa la aprono solo per le scuole.

      • Eh, ma con una mamma così non c’è mica da stupirsi se poi il figlio coltiva la passione per la storia. Tu continua a dimostrarti interessata e lui ti prenderà d’esempio.
        Buona serata, anche al topino.

    • Hai ragione! Foto e luoghi, luoghi e foto, queste sono le principali passioni insieme a tante altre. Spero davvero siano un esempio per lui, grazie. Grazie anche per la buona serata, riferirò e contraccambio.

      • Vero, sono d’accordo con Chagall, è merito tuo se tuo figlio coltiva interessi diversi e con tanto entusiasmo, è stato stimolato a farlo e ha imparato benissimo! Ed è stato proprio bravo a fare le foto! Topina hai anche l’inviato speciale, che blogger di pregio sei 😉 !!!

  3. …..giorni e giorni senza collegarmi ad internet…. e non potevo scegliere giorno migliore!!!Grazie per i bellissimi racconti e per i saluti a mamma e papà!!!! Baci baci anche al mio toponipote-reporter-archeologo

    • Tesoro mio, come stai? Anche il tuo toponipote ti saluta tanto. Grazie a te per i tuoi commenti sempre puntuali. No, non è una battuta. Se anche stai giorni senza internet so che ogni volta che accendi arrivi subito e….bè, almeno hai qualcosa da leggere per un pò di tempo no? Un bacio grande.

  4. Miss! L’inviato speciale! Che forte che sei! Bellissima questa! Si, quello che dici è vero e grazie per le belle parole. Quello che tra l’altro mi fa piacere è che lo fa volentieri. Quando in quinta elementare è stato promosso, ha chiesto se potevamo regalargli una macchian fotografica. Ne abbiamo preso una piccola e di poco valore ovviamente, pensando resistesse solo due giorni incolume, invece, son passati 6 mesi e la tiene come un bijou! Ti scrivo ma sto ancora ridendo per l’inviato speciale! Ah!ah!ah!

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