Il Santuario di Evria

Questo posto topi è stata una scoperta anche per me.

Ricordate quando vi ho portato al Santuario dell’Acqua Santa sopra Montalto? La piccola Lourdes per intenderci. Bene, oggi andiamo oltre.

Sorpassiamo l’alta croce in ferro e il Santuario stesso e, percorrendo una stradina, ovviamente non asfaltata, tra i boschi, ci ritroviamo immersi tra gli Ulivi.

Continuando a camminare, presumo per giorni e giorni, arriveremmo al Monte Faudo ma, ci fermiamo prima perchè la nostra attenzione viene colpita da un piccolo Santuario bellissimo. E’ il Santuario dell’Evria.

Evria è il nome di questa zona sopra e di fianco a Montalto.

Penso di essere a circa 350 metri d’altitudine.

Così piccolo e sperduto se ne sta lì senza dire nulla. Nemmeno io lo conoscevo, poi, parlando casualmente con la proprietaria, perchè è stato fatto costruire da lei e non dalla chiesa, ho scoperto la sua esistenza e ho voluto rimirarlo meglio e più da vicino. La mia valle devo conoscerla tutta quanta!

La prima cosa che colpisce è la scritta, pitturata a mano, sulla sua entrata “Qual dolce… melodia. Ave Maria.” fatta fare da un pittore di Triora molto conosciuto nella mia valle e il tetto, anch’esso come tanti altri, in ciappe d’ardesia e assi di legno è davvero tipico.

Il suo interno è molto curato anche se questa cappella viene usata prevalentemente in estate per le messe dedicate ai cari parenti ormai scomparsi della signora.

Lo ha fatto rinfrescare da poco e ne è molto orgogliosa.

Sul piccolo altarino, protetto da un centrino bianco fatto a mano, all’uncinetto, la Madonna con Gesù bambino sono i protagonisti assoluti ma ciò che m’incuriosisce è un grande quadro sulla parete di sinistra del quale, cavoli, non so nulla. Si tratta di un meraviglioso ritratto di Maria arricchito da un’importante cornice in legno.

La gentilissima proprietaria di questo Santuario, mi racconta che, il marito, ha preferito fare intonacare i muri piuttosto che lasciarlo in pietra.

Si differenzia quindi dagli altri luoghi sacri della mia Valle, caratteristici di questa zona montana ma, non avendo usato ne’ Ardesia, ne’ Arenaria han preferito ricoprirlo rendendolo più originale rispetto alle classiche edicole.

Come vi avevo già spiegato, la nostra pietra, è importantissima e molto considerata.

Non usarla è quasi come “offenderla”, come mancarle di rispetto.

Questa sensazione, la patiscono soprattutto gli anziani del posto i quali hanno realizzato sempre, qualsiasi struttura, con queste due rocce.

Piccola e graziosa è anche la statua di Padre Pio al suo interno, in gesso, e pronta ad essere usata per le ricorrenze religiose.

Accatastate all’interno parecchie sedie. In estate, ci si siede mentre si ascolta la messa ma ora fa troppo freddo. Siamo in aperta collina.

Il paesaggio è tipicamente ligure e splendido. Il cielo terso fa risaltare il verde argenteo degli Ulivi e, le coltivazioni a terrazza, sembrano protette proprio da questo Santuario che domina su questa piccola montagna.

Siamo in inverno ma sembra di essere in primavera. E’ uno spettacolo.

All’interno questa cappella è pitturata di un caldo giallo ocra e, con il bianco delle pareti esterne, appare giovane e soleggiata. Insoliti colori ma a me piacciono tantissimo. Il giallo sembra messo con la tecnica della velatura e questo dona profondità al luogo.

Da dentro è illuminato da un lampadario formato da ceri che bisogna accendere con la fiamma. Non c’è energia elettrica. Fuori invece, può lasciarsi baciare dal sole data la pulizia intorno a lui.

Sulla punta del minuto tetto, una piccola croce in ferro, simbolo della religione cristiana, osserva costantemente il paese di Montalto e, più in giù, il frantoio, il ponte e il torrente Evria, omonimo del luogo in cui siamo.

Sono stata davvero molto contenta di aver scoperto un posticino così tranquillo e potermi così godere tutte le coltivazioni della mia Valle da quassù.

Solo l’abbaiare di un cane in lontananza echeggia, chissà cosa avrà visto? Io intanto ricomincio a scendere, quando la notte s’impossessa di questo posto sfido chiunque a tornare a casa con i tornanti non protetti che ci sono da fare e il bosco da attraversare.

Alla prossima amici topi! La vostra Pigmy Jones.

M.

8 pensieri su “Il Santuario di Evria

  1. Che posto incredibile, Pigmy Jones, questo soprannome decisamente ti si addice!
    Ma io mi domando, quanta gente conoscerà questi posti? Poca, io credo.
    E’ un peccato, davvero un santuario da scoprire!
    Bacetto!

    • Si Miss, davvero poca. Quando dicevo di essere andata al Santuario di Evria mi guardavano tutti con faccia stralunata. Gente del posto tra l’altro… sono diventata una scopritrice. Bacetto anche a te.

    • Ah! Ah! Ah! Chagall……. blogger curioso!!! No amico mio, bisogna dare ” l’OFFERTA ” e lui ti dice la messa per chi vuoi tu. Ma vale per qualsiasi richiesta anche se il Santuario l’avessero fatto costuire loro……….. 🙂

  2. Dato che vorrei andare a vedere questo santuario, potrebbe darmi gentilmente indicazioni più precise? Una volta arrivati all’AcquaSanta (ci sono stato proprio ieri) si prosegue sulla stradina dopo la chiesa? E’ molto lunga? E’ interamente asfaltata o cementata? Grazie

    • Buonasera Alessandro, no, non è la strada dopo la chiesa. Allora, prima della chiesa ma dopo la croce, c’è un monumento (il monumento ai caduti – può vedere la foto di questo nel mio post “Mini Lourdes”) subito dopo, sempre sulla destra, andando verso la chiesa, c’è una strada che sale. Prima ancora della piazzola. E’ quasi tutta sterrata (se non ricordo male) ma percorribilissima e i tornanti abbastanza stretti ci passa però bene anche un fuoristrada. E’ una bellissima passeggiata e no, non è molto lunga 10-15 minuti in auto. Il luogo è molto bello. Il santuario è piccolissimo ma tutt’intorno regna la pace e un panorama molto suggestivo. Spero di esserle stata utile, se comunque le dovesse capitare di chiedermi ulteriori informazioni, mi dia pure del tu. Buona gita!

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