Queste topini sono filastrocche brevi che si cantano dalle mie parti ai più piccolini, magari facendoli dondolare sulle gambe o cullandoli in braccio. Ovviamente sono da canticchiare in dialetto in quanto, in italiano, sembrano proprio non avere alcun senso!
1- Sinche e sinche deje, in cavagnu de cieje. Sinche e sinche dusse, in cavagnu de fighe busse.
2- Careghetta d’ou ca pesa ciù che l’ou; l’ou e l’argentu i pesan ciù che u ventu; ventu e ventun careghetta a va in prijun.
3- Picu pichettu me fiu u l’è in bambinettu, dundu u l’è andau? Sciu u campanin di i frati a seculà e pruji ai gatti.
4- U ciove e u bajina e tuti i gatti i van a mainna, se portan u pan panè e tuti i autri ghe van de darè.
Traduzione (o meglio ci provo): anche queste mi sono state raccontate da una nonna, anzi, una bisnonna, e chissà quante volte le ha canticchiate prima ai suoi figli, poi hai suoi nipoti e poi ancora ai pronipoti. Ora provo a tradurle in quanto vengono spesso usati nomignoli dati a ricette o a animali veramente intraducibili.
1- Cinque e cinque dieci, un cestino di ciliegie. Cinque e cinque dodici, un cestino di fichi acerbi.
2- Cariolina d’oro che pesi più dell’oro; l’oro e l’argento, pesano più del vento; vento, ventuno la cariolina va in prigione.
3- Picco, picchetto mio figlio è un bambinetto, dov’è andato? Sul campanile dei frati a scrollare le pulci ai gatti.
4- Piove, pioviggina i gatti vanno al mare, si portano da mangiare e tutti gli altri gli vanno dietro.
Vi sono piaciute? Spero di sì.
M.
adorabile topona mia…
sei irresistibile….
Ooooh…..irresistibile non me l’aveva ancora detto nessuno, ma non sono una topona sarò lunga si e no come il pollice di una mano 🙂
perfetta per me 🙂
Che belle! E anche queste non le conoscevo, grazie di averle scritte, queste tradizioni così antiche si mantengono vive raccontandole e rendendole note, come stai facendo tu.
Un bacetto!
Grassssssie, grassssie Miss,……. che belle parole!
sì, sempre più simile al sardo.
La due la conosco anche io ma le altre sono proprio nuove
Ma dai?! Conosci la due? Ma allora sono simili i nostri dialetti! Come si dice da te? Ah!Ah!Ah!….sempre più simile al sardo 🙂 ….
eh…non la ricordo più bene ma ne ho trovata una che fa così:
caregheta d’oro che porta el me tesoro che porta el me putin din din din.
Bellissima Pani!!!! Quasi uguale. E forse ha anche più senso della mia nonostante la traduzione…. Mi è piaciuta tanto!
Io ne conosco una che mi ha ricordato la quattro, ma forse la sai anche tu.
Piove piovesina, la gatta va in cusina, se spegne la candea, se dise bona sera.
Ma Chaggy, ma che bella! No, detta così non la conoscevo ma dev’essere la sorella gemella. Che bello vedere la stessa filastrocca in diversi dialetti!