Cari topi, non so quanti di voi abbiano a che fare con la classica Suocera.
Ebbene come si può spezzare una lancia a loro favore quando, nella vita di tutti i giorni, abbiamo a che fare con modi di dire, linguaggi, sinonimi, che mettono sempre a repentaglio la reputazione di queste donne? Sono davvero ridotte male poverine! (Sorrido).
Magari se lo meritano, direte voi, ma la loro nomea ci viene ricordata in parecchi momenti della nostra vita.
Addirittura, attraverso le piante, si cerca di offendere queste signore e far capire, con poche parole, che è bene stare molto alla larga da loro.
Non ci credete? Guardate queste foto. Questi due esemplari di piante grasse, nella nostra zona, vengono chiamati “Cuscino di Suocera”, il primo fatto a palla e “Lingua di Suocera” quello dell’immagine più in basso.
Da come potete vedere hanno tutti e due delle grandi, dure e ben visibili spine. Spine che pungono davvero topi, non per ridere!
Ora, io mi chiedo, ma quello che ha inventato il nome “Cuscino di Suocera”, dico io, ma dove è andato a scovarlo questo nome? Ma chi aveva come madre della propria moglie? Una megera! Cosa si è potuto immaginare? Avrebbe davvero voluto e desiderato mettere sotto al fondoschiena della signora codesto trono spinato?
E poi… “Lingua di Suocera”. Bhè si, si sa. La suocera quando parla punge si dice. Lancia quelle stilettate che feriscono. E’ urticante, fastidiosa, fa male. I suoi tiri mancini sono così famosi da essere diventati una metafora in qualunque forma si voglia.
Queste due piante, in realtà, hanno le spine come difesa. Allora penso: e se anche queste povere nonnine usassero i loro metodi pungenti solo per convertirsi alla forma della miglior difesa? (Ossia l’attacco).
Le piante in questione sono un Echinocactus Grusonii e un Epiphyllum ma, volgarmente, gli è toccato rappresentare il comportamento, spesso spocchioso, di tali madame.
Non si preoccupano però, sanno di non essere gli unici esempi. C’è anche infatti il “Latte di Suocera” (un potentissimo liquore che stordisce), “quel mostro di suocera” (film con J.Lopez e J. Fonda), il “mal di suocera” ( una patologia nervosa che provoca seri disturbi anche fisici), etc, etc… che dire… insomma, famose le signore!
Da voi, per caso, si usano nomi più magnanimi per indicare il personaggio in questione? Non ditemi che siamo i più cattivelli del mondo?
La vostra Pigmy.
M.
Eh cara Pigmy, dura la vita delle suocere… e anche delle nuore. Per far bene le suocere bisogna saper lasciar andare i figli. Comunque se in futuro mi arriverà in regalo una di queste due amabili piantine saprò come interpretare l’antifona 😉 buona serata!
Esatto! Vedi? Ti ho messo in guardia! Ah!Ah!Ah!, pensa se davvero tra qualche anno tua nuora ti regala una di queste piante, o un’amica qualunque! Ahi!Ahi! Buona serata a te Stravy, che ridere.
Io rischio solo generi capricciosi. Diciamo che cercherò comunque di non essere una suocera impicciona! Baci 🙂
Brava! E nemmeno………..pungente! Baci a te.
Haha…che fantastico post!
Pigmy, ora ti confesso una cosa. Da ragazza ero fermamente convinta di una cosa:
avrei sposato solo uno che fosse assolutamente orfano. E l’avevo pure trovato, va beh, poi è andata come è andata, ma questo non era mamma-munito ma aveva ben due zie…ancora peggio!
Comunque il cuscino della suocera è una bellissima pianta, non c’è che dire.
E ricordati che se pensi di presentarmi qualcuno NON deve avere madri asfissianti e appiccicose. Rimarrò single, già lo so…
Ahaaaaaaaaa! Miss sei troppo forte, troppo! A quella delle due zie non avevo mai pensato! Sai che anch’io l’ho sempre desiderato orfano? Poi vabbè….solo un desiderio da ragazzina….ma avevo già capito probabilmente. Ti prometto che te lo trovo allevato da suore e frati in qualche orfanotrofio! Bacioni.
Ecco, perfetto! E anche erede di un’immensa fortuna, se possibile 😉
Ma Miss, ma le cose ovvie manco le dico! E’ naturale!
😉
bella pianta, sì, nonostante il nome. E per fortuna sono un uomo, dei suoceri non si parla mai. Ma che sia un bene?
Già, come suocero sei fortunato perchè di loro non si dice mai nulla. E’ come genero che non so quanto tu sia fortunato ma mi auguro tanto! Comunque tranquillo, a te, qualsiasi pianta regalino, va bene. 🙂 Un abbraccio!
Per la mia esperienza puramente personale…. Capisco perfettamente Chi ha dato il nome a queste ‘simpatiche’ piantine!
Ah! Ah! Ah! Sei troppo forte! Ma….aspetta un attimo…non sarai mica stata te??? Nico, guarda che non si fa eh? Ah! Ah! Ah! 🙂
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È una pianta forte d’estate è meglio metterla al sole diretto o a mezza ombra
Grazie per questo suo consiglio, mi scuso per il ritardo ma il blog è rimasto chiuso per parecchio tempo. Un abbraccio.