Incompresa Edera

Oggi topini vi porto a conoscere meglio una mia amica. La mia amica è una pianta e si chiama Edera.

So che tanti di voi in questo momento staranno dicendo – Bleah! L’Edera… che banalità, e che pianta fastidiosa! Infestante! -. Oh! Topi cari, e si sbagliaste a pensare così? Lasciatemi spiegare.

Innanzi tutto, lo sapete che di Edera, come anche di altre piante, c’è il maschio e la femmina? Ebbene, per chi ancora non lo sapesse posso dire che la foglia maschio è quella dalla forma più triangolare, mentre la femmina ha la classica foglia a forma di cuore. Ecco! E già vi vedo a pensare qual’è la marrana o il marrano che si stà arrampicando sul muretto di casa vostra senza lasciarvi tregua. Ma cari, siete voi (no, non voi topini, ma voi esseri umani) che l’avete voluta! Scusate eh? Per “abbellire” le dimore, ma dovete prendervi il bello e il brutto di lei. Quella cresce, non sente ragioni!

Mi sto ovviamente rivolgendo a chi ne parla male senza ragionare che l’Edera non è certo una pianta da città. E si, è l’uomo che la sfruttata per decorare il proprio territorio, ma questa fantastica pianta in realtà, secondo me, ha un compito ben preciso che non è quello di rispondere all’estetica di chi non sa nemmeno poi come mantenerla. Credetemi, ho sentito davvero tante lamentele su di lei e un pò mi spiace.

Ma torniamo al suo “mestiere”. Ebbene, non ci crederete ma stiamo parlando di una delle piante più importanti in natura! E’ la pianta per eccellenza della vita! Dell’amore trascendentale. E’ una pianta terapeuta, è anche il Pronto Soccorso del bosco! No, non mi sono ammattita. Statemi a sentire e rispondete.

In un habitat perfetto come è il bosco, o la foresta, voi tutti sapete che l’Edera è ovunque giusto? Sbagliato. Osservate bene. E’ davvero ovunque? No. Se riuscite a guardare e osservare attentamente quanto è fantastica la natura, noterete che le piante sane, robuste, giovani e piene di vigore non hanno l’Edera attaccata a sé. Controllate, quando vedete un albero che pare soffocare dall’Edera che ha aggrappata a sé, che tipo di albero è. Cercate di ricordare se, per qualsiasi ragione, quell’albero ha potuto soffrire, ad esempio per un freddo troppo intenso, controllate anche il suolo nel quale è piantato. Vi accorgerete che, quella pianta, sta in realtà soffrendo, per un motivo o per l’altro. Sta soffrendo perchè è secca, è malata, è malnutrita, oppure le sue radici hanno subito un trauma dovuto ad uno smottamento del terreno. Ecco in questo caso giungere l’Edera e circondare sempre di più quell’albero sofferente, sempre di più. Perchè? Perchè vuole salvarla. Vuole sostenerla. Le sta dicendo, “Non ti preoccupare ci sono io a tenerti su!“. Non vi sembra?

Ora lasciamo perdere quella coltivata. Io parlo di funzione naturale. Di come si muove la natura senza la presenza o il volere dell’uomo.

E lo sapete cosa fa l’Edera una volta finito il suo compito? Si lascia morire. Il suo lavoro è terminato. Così come è arrivata, con altrettanto silenzio, se ne va.

Si topi, è così che funziona. Non è meraviglioso? State ancora detestando questa pianta come prima ora che sapete per che cosa vive? Ora che conoscete meglio la sua missione? Il suo unico scopo?

Vi dirò di più. A circondare l’albero che sta poco bene è solitamente l’Edera maschio. Pensate, così come accade anche nella stragrande maggioranza degli esseri viventi, colui che fa, che agisce è il maschio. La femmina è quella che pensa, che ragiona, che studia. Il braccio e la mente insomma. L’unione perfetta per salvaguardare un ambiente perfetto come il bosco. Molto più semplici degli umani, meno complicati, compiono solo il loro dovere.

E poi c’è un’altra cosa che devo dirvi. Avete presente quelle colonnine che si trovano solitamente nei sentieri montani con dentro le statuette della Madonna? Nella mia Valle, come sapete, ce ne sono tantissime. Ebbene non si sa ne’ il come, ne’ il perchè ma l’Edera che si arrampica su queste cappellette non ricopre la statua della Vergine. A volte, guardandole, mi è venuto da chiedermi “ma chi è che si prende il disturbo di venir fin qua a tagliare l’Edera che va davanti alla Madonnina lasciando quella intorno all’edicola?“. E invece no. Non la taglia nessuno, è la stessa pianta che non va sulla figura. A ciò, pare non esserci nessuna spiegazione scientifica. Mistero della natura, dell’Universo. Semplicemente uno dei tanti. Ma fateci caso, è proprio così.

L’Edera, che avvolge ogni cosa, persino le rocce che stanno per franare, non si permette di andare dove non deve. Trattiene le pietre ma non manca di rispetto a nulla. Non mi è mai capitato di vedere la Vergine Maria soffocata e aggrovigliata da un ciuffo di questo rampicante.

Detto questo, direi che dobbiamo davvero fare un inchino di ringraziamento all’Edera. Lei che se ne sta lì, nell’ombra e nell’umidità, pronta a salvare chi ne ha bisogno.

Lei che, come dice la leggenda, ha protetto Dioniso: Zeus, con una saetta, diede fuoco al corpo della madre di Dioniso e, l’Edera, sopraggiunse ad avvolgere quella donna in fiamme per difendere dal rogo il suo piccolo. Un piccolo bambino che divenne il Dio dell’innocenza, della spensieratezza, dell’amore ed è rappresentato sempre da un ramoscello di Edera. Prima di divenire Dio dell’estasi e del vino era infatti considerato “la linfa che scorre nelle piante”.

In India, l’Edera, è considerata il simbolo della concupiscenza, in Oriente dell’immortalità, in Europa della passione… lo diceva anche Nilla Pizzi e grazie al suo essere sempreverde è, perchè no, anche una pianta davvero simpatica.

Allora topini, cosa ne dite? Vi piace un pò di più questa pianta? Siete riusciti ad andare oltre a quello che solitamente rappresenta, per i più cittadini, ciò che siamo abituati a vedere di lei? Spero di si e ci sarebbero altre mille e mille cose da dire a suo proposito, perchè credetemi, ogni essere vivente, come anche una semplice pianta, è un mondo a sé. Ha un’intelligenza, uno spirito di adattamento, uno scopo ma soprattutto ha una vita.

Vi avvinghio calorosamente, la vostra Pigmy.

M.

10 pensieri su “Incompresa Edera

  1. Pigmy, che belle notizie! Quando ero piccina la facciata della casa di fronte all’interno del cortile era completamente coperta di edera ed era bellissima. Poi l’hanno tagliata e non è stata più la stessa cosa. Un bacetto

    • Si, sono case bellissime ma molti non le vogliono perchè l’edera offre anche ottimi nascondigli a lucertole e animaletti vari che ti puoi ritrovare in camera senza problemi. Sono felice però che a te piaceva. Baci, baci.

  2. Anch’io ti avvinghio calorosamente, che fantastico post, non sapevo nulla di tutto ciò! Ma grazie!
    Ora poi, bisognerebbe scendere nel dettaglio dell’edera suocera, ma questo è un altro discorso, eh 😉

    • Mi ha fatto piacere farti conoscere una cosa nuova. Cavoli, all’edera suocera che ti avvinghia, non avevo pensato…ma mi sa che non esiste sai Miss? L’edera, ti tira su, ti sostiene, mica ti avvilisce! 🙂 Baciotti.

  3. anni fa, quando i miei avevano affittato una splendida villa sopra il lago, c’erano due topini che arrampicandosi sull’edera salivano fino al secondo piano.
    L’edera ce l’ho anche io, di due tipi. Un tempo aveva ricoperto tutto il gazebo e se non la si contiene diventa grossa come un albero. Fosse per me, le farei coprire tutte le pareti esterne della casa, mi farebbe anche da isolante.

    • Pani, mi hai fatto pensare ad immagini bellissime! La villa sul lago, i topini, l’edera che ricopre un gazebo e la parete…..meraviglioso. Purtroppo come sai, tanti non la vogliono perchè è un adatto rifugio per animaletti poco desiderati che appunto la sfruttano per arrampicarsi negli appartamenti, ma è così bella e si, hai ragione, farebbe anche da isolante!

  4. siamo proprio sicuri? l’edera uccide le piante. aldilà della sua indubbia bellezza in vari contesti, spesso cresce sulle piante fino a soffocarle. poi sì, è anche bello vedere nel bosco, d’inverno, un albero verde, fitto di edera, ma nei boschi degradati collabora col rovo alla distruzione delle specie arboree.

    • Ciao anche a te mh! Ci sono diverse teorie per quel che riguarda piante definite “infestanti” in natura e le teorie sulle quali ci basiamo sono ovviamente quelle studiate dai nostri simili umani. Non conosco veri e propri “assassini” in natura anche se sicuramente ci sarà il senso di predominare così come accade in tante altre specie vegetali o animali che siano. Il mio non è un blog di botanica per cui posso riferirmi alle teorie che più mi aggradano. Per quel che riguarda il rovo invece, posso dirti che esso ha la capacità di ricostruire il DNA di un terreno ed è per questo che subentra immediatamente nel momento in cui un terreno diventa “abbandonato” come usiamo definirlo noi. Penso che probabilmente a creare un disequilibrio delle specie arboree come dici tu sia stato molto di più l’uomo che non piante come Edera o Rovo o, per lo meno, questo è il mio umile pensiero. La natura sa cosa fare. Buona giornata.

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