Poetico Viburno

Come faceva a mancare, una pianta così, nella campagna di quella romanticona della mia socia? Guardate che bellezza, che trionfo di splendore. E il suo profumo, e il suo candore! Uh! Sto diventando poetessa anch’io!

Topi, vi sto descrivendo il Viburno, una pianta dalla particolare bellezza con meravigliosi fiori che si aprono a ombrello e la rendono ancora più incantevole. Fiori che, data la loro forma, gli conferiscono il buffo sinonimo di “Palla di neve”.

Il suo nome scientifico è Viburnus Opulus. Nella mia Valle ce n’è un po’ ovunque, sia coltivato che spontaneo, e di diverse qualità. Vi parlo della pianta alla quale è stata dedicata la famosa canzone russa “Kalinka”. E’ stata la musa ispiratrice di Giovanni Pascoli ne “Il gelsomino notturno”. Inoltre, è la pianta protagonista de “L’albero delle nebbie” del poeta Umberto Piersanti.

Il Viburno è colui che confessa. “Senza di te potrei morire”: questo è il messaggio che indica nel linguaggio segreto dei fiori. E’ un arbusto che può raggiungere i 10 metri d’altezza, per lo meno quello classico, perché ci sono molte specie assai diverse tra loro, e alcune sono considerate veri e propri alberi.

E’ così bello da essere una delle piante più adatte a ornare parchi e giardini. Robusto, resistente, necessita di qualche ora di sole durante la giornata, ma si adatta facilmente agli ambienti più disparati. E’ una pianta che non patisce nulla, insomma, non per niente era considerata sacra dai Celti e nei paesi nordici.

Un ragazzo, diventato uomo e pronto alla battaglia, se avesse raccolto e tenuto con sè un rametto di Viburno, sarebbe diventato invincibile.

In Emilia Romagna è considerata maledetta perchè si dice che con essa, con le sue fronde potenti, Gesù fu legato alla croce.

In Friuli, invece, si pensava che la forza di questa pianta venisse usata dalle streghe, donne nubili e sole, per non far trovar marito alle altre ragazze del villaggio, invidiose della loro bellezza.

Meno male che, con il passar del tempo, ha avuto la sua giusta rivincita, questa magnifica pianta.

Nonostante la leggera tossicità, le sue bacche vengono ancora oggi, come un tempo, utilizzate per comporre tisane e decotti antiossidanti. Assumendolo in grandi quantità, invece, in tempi antichi procurava visioni profetiche, o almeno così si dice.

La sua maggior virtù è quella di cicatrizzare le ferite, ulcere comprese.

In Italia cresce spontaneo, prediligendo le regioni settentrionali e divenendo meno presente al Sud. Appartiene alla famiglia delle Caprifoliaceae, è cugino della magnifica Magnolia e tinge di bianco il territorio da Aprile a Luglio. Alcune specie sono sempreverdi, altre si spengono alla fine dell’estate per rifiorire l’anno dopo. E ognuna ha le sue forme, una diversa dall’altra. Bellissime.

Inseritelo nei vostri mazzi fioriti da regalare, farete un figurone topi!

M.

15 pensieri su “Poetico Viburno

    • Ciao Chaggy!!!!!!!!!! Ma dai! Sono proprio contenta… Il gelsomino notturno… E’ bellissima! Devo dirti che Pascoli mi è sempre piaciuto (il fanciullino poi…) ma ogni volta che lo dico vedo i nasi storcersi. Meno male che a te lo posso svelare invece! Un bacione!

    • E già che ti trovo qui, ti lascio un salutino, caro Chagall, sentiamo tanto la tua mancanza, davvero…e anche di Bella, naturalmente, diglielo eh, che quella lo sappiamo com’è, è così permalosa 🙂 ! Un abbraccio grande!

  1. Che bellissimo post! E poi tu, come sempre, hai raccontato cose che non sapevo delle quali non posso altro che far tesoro, grazie preziosa sorellina.
    E sì, il viburno è una pianta bellissima, ma ignoravo che fosse leggermente tossica, c’è sempre da imparare.
    Adoro questi post sul mondo della natura 🙂
    Bacetti!

  2. Oh h h neppure io sapevo così tante cose sul Viburno! La resistenza di questa pianta però posso confermarla, pensate che qualche anno fa i miei hanno tagliato le piante raso terra per cambiare coltivazione… Bhe… dopo qualche mese erano di nuovo più rigogliose di prima, firmando la propria salvezza!

  3. Grazie a entrambe, ma ora non ho proprio voglia di tenere il blog. Devo comunque conservarlo, perché, con il medesimo account, sono anche amministratore del blog Progetto Wonderland.
    Io comunque continuo a leggervi, non è successo nulla. Un saluto a voi!

    • E questo ci rincuora, e parlo a nome sia mio che di Miss. Per quanto riguarda il blog, non ti preoccupare, ci mancherebbe! Un blog dev’essere un passatempo non un obbligo e lo fai quando vuoi. Però,… devo ammetterlo…. sapere che mi leggi, tò o dico proprio così, mi riempie di gioia!!! E mi vanto anche un pò! E sono sicura che i miei prossim post, tra l’altro, ti piaceranno molto…. ma non ti svelo nulla! Un bacio grande!

    • Come dice Pigmy, il blog dev’essere un piacere e ci sono quei periodi nei quali non si ha voglia di scrivere, quindi va bene così. Però io sono contenta di sapere che ci sei, che ci leggi.. sai che io dico sempre quello che penso, no? E insomma ti dico che sono affezionata a te e so che lo stesso vale per Pigmy! Buona serata caro Chagall, grazie della tua presenza!

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