Il suo nome deriva probabilmente da Oros Ganos e significa “bellezza della montagna” anche se può essere tranquillamente coltivabile in vaso. E’ una pianta molto robusta. Definendolo “bellezza della montagna”, si dice già molto su di lui.
Immagino lo conosciate tutti. Assomiglia al Timo, ma le foglie sono diverse e ci permettono di distinguerlo; più tondeggianti quelle dell’Origano, più a punta quelle del Timo. E la mia Valle ne è piena sapete? Bhè, bisogna saperlo cercare e trovare ma, ci sono alcuni punti, come ad esempio i dintorni del paese di Andagna, che ne hanno molto da offrire.
L’Origano, vero nome Origanum, fratello della Maggiorana chiamata nel nostro dialetto “Persa” e che vi farò conoscere più avanti, è una buonissima e profumatissima pianta aromatica usata sia fresca che essiccata per insaporire cibi come pizze, pomodori, arrosti, frittate ma, forse non tutti sanno che, il suo utilizzo può essere esteso anche al benessere e alla “cura” della persone che decide di trattarsi con erbe officinali. L’Origano è tra le più pregiate piante officinali che le terre mediterranee possano darci.
Le sue proprietà terapeutiche sono l’essere: antalgico, disinfettante, antisettico, analgesico, antispasmodico, espettorante, stomachico, rinfrescante e tonico. Il suo olio essenziale è molto usato nell’aromaterapia e nella cura di alcune malattie. Attenzione però, solo sotto controllo medico. E’ molto potente. Ottimo anche come principio attivo contro la cellute. I suoi infusi sono consigliati contro la tosse, le emicranie, i disturbi digestivi e i dolori di natura reumatica, svolgendo una funzione antinfiammatoria. E grazie al suo buonissimo e meraviglioso profumo, esso risulta anche molto utile nell’allontanare fastidiosi insetti come le formiche, le tarme e i tarli. E’ difficile infatti vederlo intaccato da parassiti. Solo raramente si assiste ad attacchi da parte di cicaline o afidi neri, ma mai particolarmente gravi. E allora perchè, non tenerne a tal proposito, un rametto nell’armadio? Assieme alla Mentuccia, farà odorare di fresco tutta la vostra biancheria proteggendola dalle golose e insaziabili bestioline.
E l’Origano, che fa parte della famiglia delle Labiatae, per le sue caratteristiche, è considerata una pianta che dà conforto, sollievo e salute. Infatti, nella medicina tradizionale, esiste l’emblema dove una cicogna tiene nel becco un rametto di Origano. Questa è un’antica leggenda secondo la quale, quando questo uccello soffriva di stomaco per aver mangiato cibi nocivi, si curava con l’Origano. Il suo aspetto elegante e delicato lo lega al mondo femminile e, nell’antichità, le donne lo coltivavano non solo come spezia ma anche quando avevano patito una delusione amorosa per alleviare il dolore; così come si credeva che, se una pianta di Origano coltivata sul davanzale si seccava, voleva dire che ci sarebbero state delle delusioni d’amore in famiglia.
Questa informazione, la trovate nel sito http://www.elicriso.it e, l’ho voluta citare perchè, le streghe della mia Valle, hanno sempre usato molto l’Origano quando si trattava di creare intrugli per l’amore e pozioni magiche verso l’amato (…o sfortunato?). Oh già… era una delle prime piante raccolte e messe nel gran pentolone. Nulla aveva la sua potenza. Quella sua profumazione, così forte, così indisponente e invadente da tener lontani diavoli e vampiri andava dritta dritta dov’era stata spedita. E il destinatario era ovviamente un poverello che, soffrendo di solitudine e credendo di aver annusato chissà cosa, si sarebbe lasciato fare qualsiasi angheria pur di non rimanere solo. L’Origano, persistente, cocciuto, ha proprio questo significato: non mollare mai. Essere persistente. Anche la sua vita è così.
Spesso nasce, dove tutto prima è morto; sulle rovine, i resti e alcuni ricordi di grandi e antiche civiltà. Regalate, a chi non deve cedere, un rametto di Origano, servirà a fargli capire che lo state aiutando a tenere duro e, siete assieme a lui, nella sua battaglia. Un profumo così buono che si dice sia stato creato dalla Dea Afrodite che ne aveva il giardino di casa pieno. E della Dea Afrodite c’è da fidarsi!
L’Origano è quella pianta che non manca mai in una casa e, il suo esserci, è così sentito, che le cuoche più raffinate diranno – Poco Origano, si sente troppo! E’ amaro! -. Io non potrei farne a meno. Quel suo sapore selvatico mi fa impazzire. Rende tutto più buono. Non datemi pizza senza Origano e nemmeno bruschette al pomodoro senza la sua presenza! E’ amaro quando è più vecchio; se troppo maturo, le sue foglie sono di un verde scurissimo.
Solitamente è una pianta che troviamo attaccata alle nostre rocce e non supera quasi mai i 50 centimetri d’altezza, in realtà, può raggiungere il metro ma è molto raro, inoltre, è meglio quello piccolo, è più tenero e meno forte come sapore. Dai piccoli fiorellini bianco-rosato, l’Origano arriva ad essere anche una bellissima pianta ornamentale per prati, pascoli e monti proprio come dice il suo nome. Chi l’ha detto che solo i fiori grandi abbelliscono?
Sapevate inoltre che Greci e Romani lo utilizzavano per rendere più belli i campi dei loro amanti? Ebbene sì e, per dirla tutta, anche i camposanti. Ci tenevano alle anime dei loro cari e pretendevano stessero in un luogo il più paradisiaco possibile anche qui, su questa terra. Era l’Origano che li accontentava. Era lui con la sua bellezza.
E allora topini, cosa volete di più? Oggi vi ho presentato il bello e il buono, un connubio che dura dai tempi dei tempi. Chiunque ne ha fatto uso. Volete per caso essere voi i primi a rifiutare tanto ben di Dio? Non credo proprio. Buon utilizzo allora.
Vi aspetto alla prossima puntata, la vostra Pigmy.
M.
Altrochè se si sente l’odore…un profumo intenso!
Sono erbe aromatiche straordinarie…anche da noi nascono spontanee…compresi i capperi…
Insomma la tua zona è meravigliosa…mi piace moltissimo.
Imparo piano piano a conoscerla grazie a te!
Ciao
. marta
E non hai ancora visto niente Marta! Continua a seguirmi. Anche da noi ci sono i capperi. Nelle categorie, nelle foto in bianco e nero che vedi qui a dx, quello della categoria “Pigmy e le piante” è il fiore di cappero di topo nonno! Bacissimi.
Ricordo che quando andavo in montagna l’origano nei prati si trovava eccome! Bacetti 🙂
Si Stravy, immagino! E si trova ancora fortunatamente! Anche se riconosco che non è proprio ovunque… è più facile scambiarlo con il timo. Brava ricercatrice d’origano! Sapevo che avevamo qualcosa in comune! 😀 Bacetti.
solo a leggere il tuo post veniva fuori il profumo, io adoro l’origano,pensa che d’estate mi preparo le freselle pugliesi, olio pomodori sale e origano….un bacio topina
Uno splendore Melody! Mi sa che sono come le nostre bruschette. Fresche, estive ma soprattutto buonissime. Meraviglia! Grazie per i complimenti Melody 😀
topina leggi la mia preghierina…..
L’origano ha un profumo meriviglioso, mi è sempre piaciuto moltissimo e ne faccio largo uso.
Bacioni!
Brava Miss, fa tanto bene. E’ indescrivibile il suo profumo, è qualcosa di meraviglioso. Un bacio.
Da grande amante delle erbe non posso che commentare il post con una frase di mia nonna Teresita, che in cucina usava l’origano dappertutto.
Fabio – Zeneize since 1965. A cornabuggia a l’è bonn-a in sce tutto, ascì in to laete (“L’origano è buono su tutto, persino nel latte”)
Meraviglia di una meraviglia di frase! Fabio, ma lo sai che io a Genova avevo una zia che si chiamava Teresita? Ma saremo mica ancora parenti?
Che piacere mi hai fatto citando ” La persa ” , ovvero la maggiorana.
Dai tempi della mia povera nonna non la sentivo più nominare . Famose in famiglia erano le sue frittelle con questa erba aromatica.
Ciao un bacio.
Le frittelle fatte come le facciamo noi Silvano non si mangiano da nessuna parte, hai ragione! Noi e le nostre meravigliose piante aromatiche! Un bacione!
Adooooooooro l’origano!!!
E brava topina…
Ma funziona davvero nelle delusioni amorose?!?
Che dici: provare non costa… ^_^
Un bacio!
Le mie streghe dicevano così! 😀 Ma ciauuu! Lo sai che anch’io lo adoro? E’ semplicemente spettacolare per me! Ti abbraccio forte.
in un giardino non può mai mancare l’origano, e nemmeno il timo! Anche solo per sfogliarlo con la mano
Esatto Pani, infatti, la prima cosa che faccio quando ne vedo una pianta è proprio quella di accarezzarla per far uscire il suo profumo.
Interessante e molto istruttivo post, Topinapigmy!
Non c’è paragone tra l’aroma, il profumo e i sapore dell’origano fresco rispetto a quello secco che si compra in vasetti…
Buona settimana, ciao
Ondina 🙂
Puoi dirlo forte Ondina! Questo è davvero una meraviglia! Grazie per la tua visita. Un bacione grande.