Finalmente sono riuscita, insieme a Topoamico, a conoscere Libereso… Ricordate questo mio post, amici? Da non crederci! Lo inseguivo da anni, ma sono sicura che molti di voi non sanno di chi io stia parlando. Ebbene si tratta di uno dei più grandi esperti di piante ed erbe officinali attualmente presenti in Italia. L’ho conosciuto circa due mesi fa,
ma a causa delle cose che mi sono accadute e volendo dedicargli un articolo di tutto rispetto, ho dovuto aspettare oggi per farlo conoscere anche a voi. Libereso è famoso come il “giardiniere di Calvino”… Italo Calvino? Quasi. Libereso è stato allievo del grande Mario Calvino, padre di Italo e responsabile della Stazione Botanica Sperimentale di Sanremo, scienziato illustre attivo nei primi 40 anni del Ventesimo Secolo. In “Un pomeriggio, Adamo”, racconto tratto da “Ultimo viene il Corvo”, Italo Calvino lo ha immortalato raccontando proprio il suo “esordio” a casa Calvino…
– Ciao, – disse il ragazzo-giardiniere. Aveva la pelle marrone, sulla faccia, sul collo, sul petto: forse perché stava sempre così, mezzo nudo.
– Come ti chiami? – disse Maria-nunziata.
– Libereso, – disse il ragazzo-giardiniere.
Maria-nunziata rideva e ripeté: – Libereso… Libereso… che nome, Libereso.
– É un nome in esperanto, – disse lui. – Vuol dire libertà, in esperanto.
– Esperanto, – disse Maria-nunziata. – Sei esperanto, tu?
– L’esperanto è una lingua, – spiegò Libereso. Mio padre parla esperanto.
– Io sono calabrese, – disse Maria-nunziata.
– Come ti chiami?
– Maria-nunziata, – e rideva.
– Perché ridi sempre?
– Ma perché ti chiami Esperanto?
– Non esperanto: Libereso.
– Perché?
– E perché tu ti chiami Maria-nunziata?
– É il nome della Madonna. Io mi chiamo come la Madonna e mio fratello come San Giuseppe.
– Sangiuseppe?
Maria-nunziata scoppiava dal ridere: – Sangiuseppe! Giuseppe, non Sangiuseppe! Libereso!
– Mio fratello, – disse Libereso, – si chiama Germinal e mia sorella Omnia.
– Quella cosa, – disse Maria-nunziata, – fammi vedere quella cosa.
– Vieni, – disse Libereso. Posò l’innaffiatoio e la prese per mano.
Incontrarlo è stato come stringere la mano a un pezzetto della letteratura italiana contemporanea. Ma non solo: Libereso Guglielmi è oggi un arzillo vecchietto di 84 anni che prosegue nella sua instancabile attività di divulgatore sul tema delle erbe. Convinto vegetariano, così come la sua famiglia (da almeno 3 generazioni), vanta una conoscienza enciclopedica e profonda della flora locale che qui, nella mia valle, può esibire la bellezza di più di 200 specie di piante. Egli è infatti “uno dei nostri” e a Sanremo, dove vive con la moglie, è sempre disponibile a incontrare persone interessate alla sua attività nel suo splendido giardino, polmone verde dell’intera cittadina. Giardino che è anche “da mangiare”, parafrasando il titolo di una delle sue opere “Cucinare il giardino – le ricette di Libereso”, in cui racconta dell’introduzione, dei fiori e delle erbe nella nostra dieta. Tra le altre opere di Liberes
o vi sono approfondimenti sulla flora in cui egli ci svela una soluzione per ogni malessere: la Natura è nostra amica, sembra dirci, e dobbiamo farne un uso sapiente e consapevole
. Ci insegna anche come poterla scovare… anche quando si nasconde. Ed è proprio grazie a una pianta particolare che l’abbiamo conosciuto: la Lavanda, che nasce spontanea in questa zona della Liguria e in tutta la Provenza, pianta dalle mille virtù a cui Libereso, che vi è parecchio affezionato, ha dedicato una sentita introduzione al famoso libro del Prof. Dott. Guido Rovesti “La Lavanda”, un piccolo e generoso fiore amico dei Liguri da tempi remoti, ma di cui oggi, purtroppo, non sappiamo più sfruttare tutte le potenzialità. Libro ri-presentato insieme al fido Claudio Porchia in occasione della riapertura estiva del Museo della Lavanda di Carpasio che vi avevo presentato qui. Libereso, dopo il meeting e l’inaugurazione, si è dimostrato anche molto simpatico e ironico quando io e Topoamico ci siamo decisi a rivolgergli i nostri saluti e i
complimenti sorseggiando insieme una buona tisana alla Lavanda (ottimo digestivo): è stato lì che abbiamo trascorso con lui dei momenti lieti e confidenziali che non
dimenticheremo mai e che speriamo possano ripetersi al più presto. Da quest’uomo, dalla sua grande saggezza e dalla sua profonda umiltà, c’è da imparare moltissimo. Nel frattempo, ci teniamo caro il libro che ci ha autografato con un sorriso come vi mostro in questa immagine “Alla Topina della Valle Argentina un augurio rosicchiato. Libereso“. Grazie Libereso.
Allora, siete contenti per me? Io moltissimo. Vi abbraccio forte.
Libereso, un nome in esperanto. Un nome che vuol dire libertà.
M.
Tu non immagini neppure quanto sia Felice di questa notizia! Io, ora te lo posso dire, avevo scritto anche a Sanremonews e sulla pagina Facebook dedicata a Libereso per fartelo incontrare, ma senza risultati.. Brava, la tua tenacia di contraddistingue sempre!
Ma grazie patata! Sei meravigliosa. Io però questa mattina ho già lavorato per te sai? Quindi vedi? Ci vogliamo trooooooppo bene! 😀 Al di là di tutto, credimi, Libereso è una persona incredibile. Mi è piaciuto tanto. Ti abbraccio.
Piace molto anche a me questo uomo così speciale! Ero certa ti fossi già attivata x me!… Tvb
Non ho letto quel post al riguardo, e non conosco nemmeno Liberesco, ma sono rimasta felice ad leggere questo post.. qui da te come andare in città o in vacanza giorno dopo giorno, attraverso i tuoi scritti e foto si impara sempre qualcosa…cara Pigmy grazie per questo bellissimo post abbi una serena giornata tvb Pif
Non lo conoscevo, anche se mi pare di ricordare il tuo post (non sono riuscita ad aprirlo..) devo dire che le persone che si occupano di erbe spontanee…sono apprezzabilissime…dotate di pazienza hanno una sensibilità e grande amore per la natura.
Qui in Sardegna sono moltissime le persone, soprattutto tedeschi, che vengono per accrescere le loro conoscenza essendo presenti nell’isola tante piante che non si trovano da nessun’altra parte…
Mi fa piacere di questo tuo incontro…la dedica è molto carina anche se “rosichiata”….
con affetto
.marta
😀 Bella vero? Che bello quello che mi racconti della tua Sardegna Marta. E’ doveroso secondo me, sono regali che ci fa la natura. E la Sardegna ne è ricca come la Liguria. Di Libereso, se t’interessa, puoi leggere dove vuoi, come avrai visto, lo stesso Calvino lo nomina e davvero molto interessanti sono secondo me i suoi scritti in fatto di piante e cucina. Un bacione grande.
Immagino la tua felicità, anche perché ne avevi parlato anche in precedenza ed è bello quando un desiderio si avvera e non ti delude! Bacetti
Ti ricordi? 🙂 Oh! Guarda Stravy, non puoi capire! Ma lo so, lo so che condividi con me… Che bellezza! Che emozione! Ed é stato ancora più emozionante di quello che potevo immaginare anche se gli avrei voluto fare ancora mille e mille domande! Bacioni!
Che bell’incontro, aspettavamo questo tuo post!
E lui dev’essere proprio una bella persona, già si vede dalla faccia, poi tutti coloro che lo incontrano ne sono entusiasti, ho letto di lui su altri blog e chi ne scrive dimostra sempre grande apprezzamento verso di lui.
E so che ci tenevi, quindi dev’essere stato proprio un gran momento per te!
Un bacione Topina, brava, bel post!
Oh si! Ne sono stata entusiasta Miss! E in effetti è proprio come hai letto. Una persona speciale e interessante. E’ stato un gran momento si e pensa, ora so anche che abbiamo un amico in comune. Meraviglioso, devo approfittarne….sssssst! 😉 Bacissimi e grazie per condividere la mia gioia.
Fortunella…
assomiglia tanto al mio vicino Anacleto (che poi non si chiama anacleto ma per me si chiama così).
Anacleto è un nome bellissimo che mi ricorda il gufo di Merlino ne “La spada nella roccia”, antipatico e cocciuto ma simpaticissimo. Ho sempre adorato quel barbagianni! 😀
Cavoli Pigmy, leggevo di lui ieri su mentelocale.it.
Io sono appassionatissima di Calvino (Italo…) e, proprio perché amo questo scrittore, non posso non amare le sue radici… anche vegetali! Che poi ritornano in tante delle sue opere.
Una volta sono stata col mio compagno a cercare la vecchia Villa Meridiana e siamo riusciti a trovarla grazie ad un simpatico vecchietto che conosceva il professore… noi pensavamo Italo, ma lui intendeva Mario e il nostro Italo neanche se lo ricordava! Ci ha aperto il cancelletto d’accesso alla vecchia villa, ci ha fatto dare una sbirciatina e ha chiuso… è stato emozionante comunque!
Un abbraccio, Tiptoe
Uuuuuuuh!!!! Come t’invidio Tiptoe!!! Si, in effetti è Mario il vero botanico e maestro ma anch’io come te, se non era per topomarito sapevo soltanto di italo. E’ stata una bella crescita personale anche questa sui Calvino. Libereso è una persona speciale ti auguro d’incontrarlo. Dovremmo organizzare qualcosa insieme io e te! 😉
Eh già… io amo moltissimo il ponente ligure e questo amore lo devo anche al mio scrittore preferito. Beata te che ci vivi!!
Un bacione, Tiptoe
Lo sento mentre comunichiamo… è come se avessimo un filo diretto. Buon sabato Tiptoe.
Dev’essere stato davvero emozionante, credo che anch’io ne sarei rimasta incantata. Molti pensano che chi ha un blog di cucina non sia “all’altezza” di parlar d’ altro ma è proprio dall'”altro” che prendo spunto per le mie ricette. Mi commuovo a leggere i post che raccontano la vita, i tuoi mi danno sempre emozioni, trasmetti positività, buon fine settimana topina della valle Argentina e.. dimenticavo, il mio nome è Libera, in esperanto sarà Liberesa?♥
Cara Libera, innanzi tutto un immenso grazie per queste tue parole. Saper di infonderti le cosensazioni che mi hai detto mi riempie il cuore di gioia e lo fa sorridere. Lo sai che riguardo al tuo nome mi sa che hai ragione? Fantastico… E’ vero! Tu pensa, sei praticamente omonima di uno dei miei personaggi più cari! 🙂 Riguardo all’avere il blog di cucina amica mia ti dico che avere un blog come il tuo bhè, solo persone eccezionali come te lo possono avere che va ben oltre alla semplice ricetta quindi, condivido in pieno quello che dici. Un bacione.
Innanzitutto bentornata, ci sei mancata , e lo hai fatto alla grande con questo post su Libereso. Proprio due sere fa ero a cena con una persona che lo conosce molto bene e che mi raccontava aneddoti e curiosità su questa enciclopedia vivente . Tutti d’accordo nel dire che quando non ci sarà più ,speriamo il più tardi possibile , perderemo per sempre un pozzo di conoscenza .
Ma ciao! Grazie per il bentornata e felice di esserti mancata, ciò significa che i miei post ti regalano minuti lieti e questo mi fa piacere 🙂 Purtroppo è così Silvano, Libereso ha già una bella età ed è per questo che voglio approfittarne e “sfruttare” tutte le conoscenze che ho sotto mano per condividere ancora, con lui, momenti come questi. Ma la sua tempra e il suo mangiar così sano, sono sicura che lo aiuteranno moltissimo. Un abbraccio.