Poco più in là: Viozene

AndiamoSONY DSC a Viozene oggi topini. In terra brigasca e, in terra brigasca, è chiamato Viusena, con la S che sibila come una Z leggera. Andiamo ai confini della mia Valle.

Viozene, il paese delle casette che sono baite, lavorate con il legno. Par di essere nel Tirolo. SONY DSCCon le ante delle finestrelle e le ringhiere dei balconi che fanno a gara per sentirsi dire chi è la più bella! Vere lavorazioni impegnative, vere opere d’arte.

Viozene, nel Comune di Ormea, nell’Alta Valle Tanaro, esattamente tra le provincie di Cuneo e di Imperia. Un borgo cullato e protetto dalle Alpi Marittime, tra le quali, spicca sopra di tutte, il Monte Mongioie alto ben 2.630 mt e situato ad Est della Punta del Marguareis. Un imponente dente di pietra che sovrasta l’intero villaggio e regna protagonista.SONY DSC E’ in terre come: Viozene, come Upega, come Carnino, che si parla quel dialetto occitano, particolare, di cui spesso vi ho raccontato. Quella lingua mista di francese che sta andando via via perdendosi. La lingua d’òc, la lingua provenzale, la lingua minoritaria dell’Italia Nord-Occidentale. E Viozene ne è uno degli scrigni più grandi e fervidi.

A 1240 mt circa, sul livello del mare, offre un’aria e uSONY DSCn’acqua superate da poche in fatto di purezza; fredde, limpide, pungenti. E’ la meta preferita delle persone anziane che vogliono stare al fresco in estate, e dei bambini che devono rinforzare i loro bronchi e respirareSONY DSC la buona aria di neve per combattere bronchiti e pertossi in inverno.

E perchè no, è la meta della pace e della quiete per le giovani coppie che vogliono tranquillità e, allo stesso tempo, conoscere e scoprire una natura mozzafiato; particolare, tipica di questo entroterra, a volte aspra, acerba, egoista, a volte più generosa.

E’ qui che si possono svolgere mille attività, dall’alpinismo alla mountain bike, dal rafting al trekking.

E’ la terra delle Madonnine a bordo strada, dentro a cappelle create a mano dai pellegrini fedeli. E’ una terra tipicamente simile alla mia.

Ad arricchirne i confini, vere a proprie meraviglie al di là dei sentieri che portano al Mongioie. Il Canyon chiamato “Passo delle Fascette”, di cui già vi avevo parlato, e tutte le falesie che lo circondano. Il Parco Naturale dell’Alta Valle Pesio e Tanaro, nel quale gongola. I suoi ricchi patrimoni: faunistico SONY DSC– rappresentato da cervi, camosci, caprioli, aquile, galli forcelli ad esempio, e quello floreale – interpretato da abeti bianchi, larici, faggi, borsa del pastore, una bellissima erba di campo.

Sono pochi i suoi abitantiSONY DSC residenti, appena 43. Lui si popola solo in determinati periodi dell’anno, divenendo, come dicevo prima, un vero e proprio rifugio per molti.

Ed è la terra del muschio, delle mele e dei monti che, all’imbrunire, si stagliano contro il cielo color degli abissi. E’ un paese fresco dove ti può capitare di sentire cori che intonano vecchie canzoni o partecipare a “I racconti intorno al fuoco“, dove giovani signorine narrano, spesso accompagnate da un soaveSONY DSC strumento musicale, fiabe che raccontano di quei posti magici e misteriosi della terra brigasca, adatte a grandi e piccini.

E’ il paese dei cortili recitanti davanti a casa, giardini morbidi di prato, i ciottoli per terra, il piccolo campo da petanque che mai può mancare e l’edera che si arrampica indisturbata sulle pareti esterne delle dimore. Il paese delle tegole rosse, degli insetti che svolazzano indisturbati, delle ciappe e dei sentieri. E del bosco. Il magnifico bosco tutt’intorno che finisce all’improvviso. E dei piccoli SONY DSCfiorellini gialli di genepy, dalle foglie verde chiaro, verde velluto.

Il genepy è un tipico liquore che viene fatto in questa terra e prende il nome dalla pianta dalla quale si ricava e che riesce a nascere anche in zone davvero impervie, dal sapore buonissimo e inconfondibile, attraverso il quale, si può percepire tutto il gusto dell’alta montagna.

Qui regnano felici e sazi e anche indisturbati mucche, capre, pecore, cervi e addirittura scoiattoli. E’ un piacere passeggiare per il paese e fare il loro incontro. Sono così carini! E così coraggiosi. Si avvicinano impavidi. E’ giusto.SONY DSC Ogni animale dovrebbe essere sereno nell’avvicinarsi all’uomo e, qui, accade. Spesso, al giungere della sera, è facile imbattersi nella nebbia, in quella ovattata atmosfera che cala piano, nonostante ci sia stata una tersa giornata di sole. Siamo davvero alti e le nubi è come se scendessero per dar la buonanotteSONY DSC alle montagne con un bacio poi… vanno di nuovo via e mostrano un cielo nero dai mille puntini dorati, luccicanti e brillanti. Un cielo splendido come raramente ne ho visto. Nessun tipo di inquinamento luminoso, più nessuna foschia, solo stelle, tante stelle, una miriade di stelleSONY DSC.

Le casette in pietra tornano ad essere limpide, visibili, illuminate da fiochi lampioni giallognoli intorno ai quali svolazzano grandissime falene. Loro hanno una lingua arricciata e lunghissima. Non intendono allontanarsi dalla luce ma nemmeno dal succoso nettare dei lilium. Che buffe! Non stanno ferme un solo secondo. Riuscire a fotografarle è un’ardua impresa davvero. Tramano frenetiche. Stanno sospese in aria come dei colibrì. Per stare qui a guardarle mi devo mettere il golfino.

Alla sera, anche in pieno agosto, non si può stare solo in maniche corte e le vecchineSONY DSC si mettono lo scialle sulle spalle oltre al golf pesante di cotone. Le vecchine che cuciono tutte insieme nel giardinoSONY DSC di una di loro.

 

 

 

I cani sono tutti liberi. ognuno ha un padrone e, alla sera, se ne tornano nella loro cuccia ma di giorno è bello gironzolare e nessuno può impedirglielo. Si conoscono e sono tutti amici.

Il problema giunge quando andate voi, con il vostro cane, legato educatamente al guinzaglio e tutti gli si avventano contro… poco ospitali devo dire. Oh mamma!

Le persone invece sono simpatiche e alla buona. Si trovano senzaSONY DSC difficoltà gentilezza e cordialità e tanta voglia di divertirsi. Si organizzano anche lotterie e mercatini pur di giungere allo spasso. E il paese è in festa!

Per non parlare dell’ottimo cibo! La cucina casalinga è di casa ed è un vero piacere per i nostri palati: sardenaira, coniglio alla ligure, frittata di erbette, fiori ripieni, insomma, da leccarsi i baffi. Dovreste provare. SONY DSCAllora topi, che ne dite? Vi è piaciuto questo posto? Bene, ne sono contenta. E’ meraviglioso, potete credermi. E’ l’ideale per un soggiorno in cui si vuole solamente ritemprarsi un po’ e non si chiede nulla di meglio, nulla di più.

Io vi mando un bacione per ora ma vi aspetto per la prossima mini-vacanza! Un grande squit a tutti voi!

M.

16 pensieri su “Poco più in là: Viozene

  1. Devo essere sincera 🙂 io non sono tanto da paesino di montagna ma con questo caldo un po’ di frescura da “scialletto della nonna” non ci starebbe affatto male 🙂 bacioni

    • 😀 Cara Stravy, la penso esattamente come te pur amando il caldo. Direi che possiam partire insieme, a braccetto, a fare le nonnine in uno di questi luoghi. Io mi porto i ferri e tu l’uncinetto… siamo a posto! Bacioni grandi!

  2. “Il genepy è un tipico liquore che viene fatto in questa terra e prende il nome dalla pianta dalla quale si ricava..” Mai sentito questo nome…ehm..che gusto ha questo liquore?
    Mi incuriosisce molto.. O_o

    anche questa è una bellissima zona!
    Grazie!
    come sempre descritta in modo egregio!
    Complimenti sempre..
    ciao
    .marta

  3. Le case in effetti ricordano quelle tipiche del Trentino-Alto Adige, ma anche un po’ quelle dei Walser della Valsesia, a cui sono geograficamente più vicine.
    Che bello trovare dei posti così non lontano da casa e la Liguria offre davvero un po’ di tutto nel suo circondario.
    Bacioni

    • Esatto Tiptoe la Liguria offre angoli meravigliosi ma che purtroppo non si conoscono o non si osservano come meritano e questo è proprio il motivo per cui è nato il mio blog. Grazie per averlo colto, questo è importante per me. E poi detto da te che sei un’ammiratrice di questa regione è davvero un onore. Un bacetto ma grande.

  4. Ma quanto sono suggestive quelle montagne? E che natura ricca e generosa, questo posto è una vera perla, io non sono una gran camminatrice da escursioni impegnative ma qualche passeggiata la faccio volentieri e qui mi piacerebbe tanto!
    Bellissimo, poi con tutti questi animaletti nei paraggi 🙂
    Grazie del giretto virtuale, un bacio grande Topina!

  5. Ma quando dici ” Giovani signorine che narrano storie ,spesso accompagnate da un soave strumento musicale ” sei sicura di parlare di Viozene e non di Arcore?
    A parte gli scherzi è un bellissimo posto , e quando posso d’estate ci vado volentieri.

  6. Ciao,
    che meravilgia Viozene, non ci sono mai stato ma ti assicuro che guardando fuori dalla finestra di casa mia me ne viene una voglia … abitare in una città di 3 milioni di abitanti ti fa apprezzare davvero certe cose.
    Salutoni

    p.s.
    Tra un po’ proverò a cimentarmi con TiribiTaraba (anche se sono pessimista riguardo le mie capacità sciogliliguesche). Vorrei provare ad inserire nel repertorio dell’orchestra di musica popolare con la quale collaboro almeno una canzone in ligure (visto che per il resto sono pizziche e tarantelle).

    • Non dirlo a nessuno ma io odio le città Mauro 🙂 Se ami questi luoghi, fai la passeggiata che ti porta fino al Mongioie, è una meraviglia, avevo fatto un post se vuoi vederlo. Che bella l’orchestra popolare! Tiribitaraba la canto molto spesso con mio padre che mi accompagna con la chitarra. A zii, nonni e loro amici, piace molto. Adesso devo cercare di farmi un fanclub un pò più giovane però! 😀 Allenati e fammi sapere! Un abbraccio.

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