Notate niente topi in questa immagine? Guardatela bene. Si lo so che è uno scoglio ed è anche un meraviglioso scoglio; sembra disegnato, scolpito. Un grande masso, fotografato dalla mia socia Niky, nel nostro torrente Argentina. E’ tutto normale secondo voi? Ok, visto che non la vedete, la stranezza, ve la svelo io: delle piante ci sono nate sopra! Vedete? Ma com’è possibile? Senza terra, senza nulla. Guardate, sembrano quasi Ulivi ma non penso proprio lo siano! Strabiliante. Non chiedetemi la spiegazione di tale fenomeno. In fatto di natura me la cavicchio abbastanza ma, questo, è un mistero anche per me. Non è semplice muschio, sono proprio simpatici alberelli! Nel cercare però di aiutarvi, sono andata a spulciare internet e, in rete, su Wikipedia, ho trovato questa bellissima foto inerente proprio ad un masso chiamato “Lo Scoglio dell’Ulivo”. Esso si trova in Calabria, di fronte alla costa di Palmi e, l’Ulivo presente, è un Ulivo selvatico chiamato comunemente “olivastro” e appartiene alla famiglia delle Oleaceae proprio come il nostro. Che ci sia qualche relazione?
Sapevo che alcune piante, più precisamente arbusti, nascono sulle rocce. Tra i massi più aridi che ci siano. In vallata, qui da me, la flora provenzale, ce ne offre molte specie come: la Lavanda, il Timo, il Dragoncello ma, se guardate bene, un po’ di terra, anche se poca, c’è. Sul masso fotografato, invece, non ce n’è per niente! Brava Niky, questo è proprio un caso da risolvere. Nel promettervi di documentarmi ulteriormente, vi lascio con queste due foto che posso presentare come “mare e monti”. Un titolo azzeccato oserei dire. Lo scoglio di torrente montano e quello del limpido mare. Quale preferire? Ardua scelta. A Palmi non sono mai stata ma… posso assicurarvi che nel mio piccolo fiume si sta benissimo, in pace e al sole. Con la possibilità di passare ore liete lontani dalla fretta, la calca e lo smog. Un altro dei grandi misteri di Madre Natura. Un bacione topi.
M.
Se anche certi cuori, sapessero far crescere qualcosa, il mondo sarebbe più verde..
“Radici piantate
Su rocce di selce
Attingono piano
Si ergono invano
Ma donano al masso
Che nulla trasmette
Quel senso d’amore
Che poi ha dentro se..”
Pier è bellissima! E inerente al tema. A volte la natura riesce dove non riescono i sentimenti dell’uomo. Grazie per avermi donato questi versi. Un abbraccio.
Grazie a te per la foto e l’ispirazione….a Milano mi era difficile!! 😁😜
🙂 non ho dubbi! Almeno riguardo a questi temi, Milano non è proprio una musa ispiratrice!
oh il mio scoglio dell’ulivarella…… devi sapere che si abito a genova ma i miei genitori sono calabresi e quella è la spiaggia nostra, il nostro ulivarello.. che a dire il vero in questi ultimi anni si sta seccando…….. ma comunque resta una meta fissa x tutti i turisti..ad agosto di manderò delle foto fatte fresche …e vedremo se si starà appassendo o se si è ripreso…. un bacino topina
Ma dai! Che forte! Sono contenta di aver postato qualcosa di “tuo”! 🙂 Ma che fortuna hai! Sembra un posticino stupendo, quanto ci farei un bel bagno lì! Ulivarella mi piace tantissimo come nome. Un bacione Rosa, aspetto le foto ad agosto!
:-* …♥ certo te le manderò…. a fine agosto xò quest’anno:-*
Ok!
Beh che posso dire? Io non riesco a far sopravvivere le mie piantine nella terra e qui crescono anche sulla roccia… C’è una magia di mezzo! Bacetti 🙂
Ah! Ah! Ah! 😀 Sei troppo forte Stravy! Hai visto che magolamagamagia? E’ inutile, devi venire qui a fare qualche corso accelerato. Un bacione grande.
Ecco, brava, indaga!
E’ vero che sembrano ulivi, non lo saranno ma lo sembrano.
Ah, quelle fresche acque! Farei un tuffo!
Bacioni!
Potresti anche darmi una mano! Sei o non sei tu l’investigatrice? 🙂 Nel tuffo ti seguirei a ruota Miss! Bacione!
Sul miracolo della natura hai già detto tutto tu, ed è una cosa davvero sensazionale, che fa pensare. Volevo aggiungere che è bellissima l’immagine del fiume, con quelle rocce frastagliate sembra un canyon! Deve essere bello anche da metterci le zampe dentro, quand’ero piccolo con il gruppo di escursioni dove andavo una volta avevo risalito un fiume ed era stata un’esperienza avventurosa! Anche se il tuo fiume Argentina mi sembra ispirare molta placida calma : )
Grazie Marco! Sul Canyon, come giustamente lo definisci tu avevo infatti scritto dei post. Proprio su questo mio torrente che ha degli angoli sensazionali, alcuni sembrano del Colorado. Metterci le zampe dentro è fantastico! Un abbraccio!
Io naturalmente non mi ero accorta di nulla, anzi: mi sembrava di intravedere un’orma sull’altro scoglio, quello in secondo piano! E pensare che sono pure ipermetrope!!
Buona notte, cara Pigmy.
Ah! Ah! Ah! Tiptoe, non ti nascondo che messa così in effetti sembra quasi un rebus quest’immagine 🙂 Ma io sono miope e quindi perdonata! Un bacione, buonanotte anche a te!
Hai mai pensato a fare un giro del mondo in novanta giorni a modo tuo? Verne mi è sempre piaciuto, ma con te il mondo si consocerebbe davvero meglio e tante cose si apprezzerebbero di più, come mi stai insegnando a fare. Ho un microscopico ulivetto in giardino, frutto di una campagna per una associazione per la ricerca ematologica, spero che sopravviva, ha più di un anno… io sto al nord, nella piattura emiliana.
Ma Stranekind… ma grazie! Che bel complimento! Mi piace quel “a modo tuo” 🙂 L’ulivo ha bisogno di vento e sole e… di qualcuno che sappia apprezzare la sua saggezza (non prendermi per matta!). Non conosco bene il clima della tua zona ma sono sicura che con te crescerà. Ci vuole un pò però, è un pò lento, prende la vita con calma e filosofia 🙂 Grazie ancora davvero, ti auguro una buona notte.
qui l’inverno gela e ora fa un caldo da morire, ora vado ad innaffiarlo… per apprezzare la saggezza, sono serio, non c’è problema, l’ulivo è una pianta che adoro.
D’inverno allora magari mettigli intorno un pò di nylon, per lo meno ora che è ancora piccolo. Qui da noi in inverno la temperatura arriva a +3°/+4°, raramente si avvicina allo zero. Parlo della zona della mia valle vicina alla costa, più in alto scende molto di più ma ulivi non ce n’è. Lasciano il posto ai pini e ai faggi.
Grazie per le informazioni. Qui a volte arriva anche a -10 (un inverno straordinario a -28)
Di nulla! Mamma mia che freddo…. brrrr…
L’ho visto ed ho subito pensato a te!!! Sapevo che avresti fatto un post bellissimo! Complimenti amica mia!!!
Ma grazie! Che bel complimento! Ma il merito è soprattutto tuo! Smack!
io mi ricordo che sul campanile di una chiesa di Lucca svettava un bell’albero e pure qui, vicino a casa mia il campanile aveva un arbusto che spuntava.
Ma dai! Sul campanile? Ma pensa! Anche quello fatto di pietra immagino, simili alle nostre ciappe. Tu pensa… facci due foto e fanne un post, sarebbe carino!
ciappe? Lo sai cosa sono le ciappe da noi?
Oh signur, no! 🙂 Stà a vedere… vai, sono pronta, cosa sono?