“M’ama o non m’ama, m’ama o non m’ama…” vi dicono niente queste parole? Esatto. La Margherita topi. La conoscono tutti. Un fiore meraviglioso che porta un nome e una storia. La pizza Margherita, la Regina Margherita, Santa Margherita Ligure, la canzone Margherita. Tantissimi infatti sono gli alimenti, le persone, i luoghi geografici che si chiamano così, potrei continuare all’infinito ma, tra essi, a regnare, è questa bellissima creazione della natura. La bellezza della semplicità. Lo stesso suo significato lo dice. Margherita, infatti, significa: purezza, innocenza, semplicità, modestia, ma anche amore puro, fedele e pazienza.
La Leucanthemum Vulgaris, questo il suo vero nome (è più complicato il nome di lei), piace a tutti. Scusate la ripetizione ma è proprio la sua semplicità a renderla così apprezzata; qualche petalo bianchissimo, messo a raggiera, e una palla di nettare giallo nel centro. Tanta modestia in tanta eleganza; è il fiore che, un tempo, le nostre nonne, mettevano tra i capelli. Sembra un sole e, ammirandola, non si può fare a meno di ricordare l’estate, il caldo, la limpidezza del cielo e il verde vivo dei prati. Prati nei quali la Margherita vive serenamente.
Vive in tantissime zone del mondo e vive da millenni. In Asia sono stati trovati reperti di oggetti femminili che riportavano la figura della Margherita come spille e bracciali. Durante gli scavi del palazzo minoico sull’isola di Creta invece, addirittura sono state trovate antiche forcine per capelli proprio a forma di Margherita. Si diceva fosse un potente lenitivo sia per le affezioni respiratorie che per gli occhi ma era anche un fenomenale cicatrizzante e aiutava le piaghe, le ulcere, le ferite a guarire. Era l’unico lenitivo che gli schiavi e i gladiatori sanguinanti potevano permettersi. Pensate che si narra anche che Enrico VIII, re d’Inghilterra e d’Irlanda, si cibasse di piatti a base di Margherite per eliminare i dolori di stomaco causati dall’ulcera ma, nello stesso periodo, si credeva pure che si potesse curare la pazzia bevendo, in piccole dosi, e per più di 15 giorni di seguito, il succo ottenuto dall’infusione di questi fiori messi a macerare nel vino.
Pur avendo un sapore amarognolo, le foglie giovani di Margherita vengono ancora servite oggi in insalata, in alcune parti d’Italia e sono buonissime. Piaceranno senz’altro a chi già ama la Rucola. Il gusto è molto simile.
Anche la Bellis, nome scientifico della piccola Margheritina dei campi, o Pratolina, è buonissima cruda, in insalata e, secondo la mitologia, la ninfa Belide fu trasformata in quest’ultima dagli Dei che l’aiutarono a sfuggire dalle attenzioni di Vertumno, Dio dei boschi, che si era follemente innamorato di lei. Della Pratolina si mangia anche il piccolo fiorellino. E’ così minuscolo! Considerate nate dalle lacrime della Vergine Maria, le Margherite, erano spesso rappresentate come simbolo dell’innocenza di Gesù Bambino nelle opere d’arte del periodo medievale. Si pensa addirittura che oltre alla Stella Cometa, furono proprio le Margheritine, nate in un verde piano, ad indicare ai Re Magi la strada che portava alla capanna di Betlemme.
E’ un fiore che adoro, del quale amo circondarmi.
Vi lascio ascoltare le parole di una canzone bellissima. Un’altra, tra le tante, che mi veniva cantata da Topopapà quando ero piccola. Una canzone che porta in sè uno dei nomi più belli al mondo e uno dei pochi conosciuto in tutto il mondo. Il nome Margherita, infatti, anche se poco usato qui da noi è tradotto in tantissime lingue.
Un bacino topi, alla prossima.
(Riccardo Cocciante)
Io non posso stare fermo
con le mani nelle mani,
tante cose devo fare
prima che venga domani…
E se lei già sta dormendo
io non posso riposare,
farò in modo che al risveglio
non mi possa più scordare.
Perché questa lunga notte
non sia nera più del nero,
fatti grande, dolce Luna,
e riempi il cielo intero…
E perché quel suo sorriso
possa ritornare ancora,
splendi Sole domattina
come non hai fatto ancora…
E per poi farle cantare
le canzoni che ha imparato,
io le costruirò un silenzio
che nessuno ha mai sentito…
Sveglierò tutti gli amanti
parlerò per ore ed ore,
abbracciamoci più forte
perché lei vuole l’amore.
Poi corriamo per le strade
e mettiamoci a ballare,
perché lei vuole la gioia,
perché lei odia il rancore,
poi con secchi di vernice
coloriamo tutti i muri,
case, vicoli e palazzi,
perché lei ama i colori,
raccogliamo tutti i fiori,
che può darci Primavera,
costruiamole una culla,
per amarci quando è sera.
Poi saliamo su nel cielo
e prendiamole una stella,
perché Margherita è buona,
perché Margherita è bella,
perché Margherita è dolce,
perché Margherita è vera,
perché Margherita ama,
e lo fa una notte intera.
Perché Margherita è un sogno,
perché Margherita è sale,
perché Margherita è il vento,
e non sa che può far male,
perché Margherita è tutto,
ed è lei la mia pazzia.
Margherita, Margherita,
Margherita adesso è mia,
Margherita è mia…
M.