E’ arrivato finalmente il periodo tanto atteso. ‘Ste castagne sono una manna dal cielo per i topini. Se le mangerebbero anche crude! Bollite, caldarroste, nel latte… ogni modo è valido per fare delle grandi scorpacciate. Ma non è solo divertente mangiarle, anche raccoglierle non è affatto male. E così siamo andati per castagne. Nella mia Valle, di castagni, ce ne sono tantissimi e in alcuni punti anche a bordo strada. Strade sperdute nelle quali passa una macchina all’anno ovviamente.
Da qualche tempo sono purtroppo stati colpiti da una malattia i nostri castagneti. La Regione Liguria infatti sta cercando nuovi metodi per combattere la Vespa Cinese e il Cinipide, l’insetto e il parassita che stanno compromettendo la salute di molti castagni dei nostri luoghi. Questo non comporta tanto il gusto della castagna ma prevalentemente la sua grandezza e il suo essere intatta. Da tempo infatti le nostre castagne sono buone ma molto piccole, poche e parecchio rovinate. Sigh! Un sacchettino per noi, però, siamo riusciti a riempirlo e tanto è bastato per vedere sorridere i topini. Golosi. E che risate e urla tra loro ogni volta che uno dei due si pungeva. Erano entusiasti. “Guarda mamma, guarda quante ne ho prese!”, “E allora guarda io invece!”.
Sotto a quelle piante alte, che disegnavano arabeschi verso il cielo, un manto di foglie e ricci nascondevano il frutto tanto amato. Carboidrato puro. La castagna è quel frutto che ha permesso di crescere ai nostri antenati poveri e senza nulla. Grazie ad esse si sono potuti alimentare. E c’era chi partiva a piedi, per andare nel paese sottostante, a raccoglierle non solo per mangiare ma anche per guadagnare qualcosa. Quanta fatica facevano, per fortuna c’erano i muli a dar loro una mano. Oggi invece è un gioco raccoglierle e comprarle una pazzia. Possono costare molto!Hanno dei prezzi incredibili a volte. Con le castagne, i miei nonni mangiavano per un anno intero. Gli alberi erano molto più generosi di adesso e, facendole essiccare, si avevano scorte per parecchio tempo. Con esse, poi, si poteva fare anche la farina che serviva per preparare squisiti dolci e varie ricette. A me non piace nulla di fatto con le castagne ma adoro invece mangiare il frutto in se’. Ci son cresciuta, sono buonissime. Da piccola ne mangiavo così tante da farmi venire mal di pancia. Ma i miei nonni non son certo stati i primi.
Lo sapete che un ritrovamento di fossile ha fatto capire che i primi castagni esistevano già 10 milioni di anni fa? Vi rendete conto? Incredibile. Oggi come ieri, ad amarle in modo particolare, sono gli animali del bosco. Quando i tondi frutti cadono dai rami, sono in numero minore i cinghiali che vengono a distruggere orto e campagne in cerca di cibo. Castagne, ghiande, nocciole, fanno parte della loro dieta ma sfamano tante, tante altre bestioline. Ecco perchè loro sono sempre in forma. La castagna, come dicevo prima, ha un alto contenuto calorico ed è inoltre adatta a due funzioni diverse pur essendo sempre lei. La buccia, chiamata anche pericarpo, infatti è astringente e il decotto fatto con essa veniva molto usato in passato. L’acqua invece bevuta, nella quale hanno cotto ma senza la buccia, è un potente lassativo. Stranezze della natura.
La Liguria, grazie anche al suo sbocco sul mare ma non solo, fu in passato una grande esportatrice di castagne. Le castagne servivano per sfamare quei popoli in guerra dove regnavano le carestie. Questo smercio ha fatto sì che si venisse a conoscenza delle tante varietà di castagne (come i Marroni quelle più grosse) tra le quali, seppur non commestibili, possiamo aggiungere quelle dell’Ippocastano ossia quelle chiamate – castagne d’India – o – castagne matte -. Non si possono mangiare ma se ve ne tenete due in tasca non avrete il raffreddore. Così dicevano i miei vecchi.
E ora invece eccovi una ricetta semplicissima, ma molto gustosa, con la quale son cresciuta:
CASTAGNE AL LATTE
Prendete delle castagne secche, potete trovarle già pronte anche nei Supermercati. Le sciacquate e le mettete in una terrina piena d’acqua e le lasciate lì dentro per 24 ore. Poi le prendete e le mettete per 2/3 ore (a seconda della grandezza) a bollire in una pentola grande, completamente ricoperte d’acqua e con un pizzico di sale. Se l’acqua viene a mancare, aggiungetela, e dopo la prima bollitura potete abbassare il fuoco che prima deve essere bello vivo. Una volta cotte, le buttate nello scolapasta e le lasciate lì. In un’altra pentola fate bollire del latte e quando giunge alla bollitura ci mettete dentro le castagne. Una quantità sufficiente a lasciare parecchio latte. Per capirci, non dovete mangiare castagne bagnate di latte ma latte con qualche castagna dentro. Le castagne raffreddate faranno abbassare la temperatura del latte che tornerà a bollire solo dopo qualche minuto. Sarà in quel momento che dovrete abbassare il fuoco e far sobbollire leggermente per 10-15 minuti. Una volta fatto questo, lasciate intiepidire e buon appetito! In Piemonte, nel latte, ci mettono il sale. Da noi in Liguria non c’è quest’usanza ma alcune persone mettono invece lo zucchero in fase finale. O nulla. Vedete voi, è a vostro gradimento.
Buona scorpacciata topini!
M.
le adorooooooo buona giornata topina bella
A chi lo diciiii!!!! Bacione a te Melody cara!
Ciao… l’autunno e una delle stagioni che mi piaciono tanto.. i suoi colri e sapori.. cara Pigmy abbi una sereno autunno…ti abbraccio Pif
Ciao Pif! Ma com’è che mi sparisci sempre! Cambi blog?! Un sereno autunno anche te Pif, un bacione!
Ero incerto se voglio continuare a scrivere un blog, ma poi ho ripensato e aperto questo come ultimo tentativo .. 😀
Si, l’ho visto quello con questo avatar e avevo anche commentato, il fatto è che adesso non accedo più nemmeno a quello, oggi ci riprovo, forse era solo un problema momentaneo di wordpress. A dopo Pif! 🙂
Ah! devo andarci anche io a raccoglierle! nel frattempo…le ho acquistate
E vabbè… per stavolta ti perdono 🙂
Che belle e buone le castagne!
A me piacciono “arrostite” 😀
Anche qui in varie località ci sono intere zone di castagneti e sono di diversa qualità, mi nonna le sapeva valutare al solo guardarne la buccia!
Purtroppo ora sono abbandonati a se stessi nessuno va a raccoglierle come una volta…
bellissimo post!
buona giornata
.marta
Buongustaia! 🙂 Allora devo venirci io lì! Tranquilla che non sarebbero più abbandonati! Tua nonna era un fenomeno ma gli anziani di un tempo erano incredibili. pensa che mia nonna sentiva l’odore della pasta quando era cotta, senza assaggiarla e senza contare i minuti. Un bacione Marta.
Belle e buone le castagne! E belli gli alberi in autunno con quei colori così intensi!
E che divertimento per i bimbi andar per boschi, vero?
Un bacino a te Topina, smack!
Ah! E’ bellissimo! Mi diverto sempre tanto. Bacioni Miss.
che bellii i castagni…e che buoni i frutti………… buon pranzo topina cara
Grazie Rosa! E’ un mangiarino davvero prelibato! 🙂 Bacioni.
Oh, Pigmy! Lo sai che le castagne arrostite sono la mia passione? Mamma topa che bontà.
😀 Sono troppo buone Chagall! Come darti torto? Un bacione grande…. Mamma Topa! 🙂
http://calogerobonura.wordpress.com/2013/10/22/perche-il-frutto-della-castagna-si-apre-a-croce/
Buonissime! Ma alla fine si sfaldano tipo purea o restano integre? Moooolto invitante… Bacetti!
Restano integre la maggior parte. Solo alcune si rompono a pezzi. Tutto però dipende molto dalla grandezza, più son piccole più c’è il rischio che si sfaldino. Grazie Stravy, un bacionissimo, poi fammi sapere.
Beh, cosa aggiungere a questo bel post sulle castagne , hai detto tutto quello che si poteva dire su questo fantastico frutto. Mentre lo leggevo sentivo i profumi dell’autunno .
Grazie Silvano! Sono proprio contenta di averti regalato queste sensazioni. Ma tu cosa dici? Riusciranno a guarire i nostri castagni? Un abbraccio.
Ma allora sono due i topini!! Che belli…
Oggi tornando dal lavoro, ai margini della brughiera e dell’aeroporto, si aggirava un simpatico signore con cappello da pioggia, stivaloni e cestino… ho sbirciato dentro (senza farmi notare, ma tanto passavo velocissima) ed erano funghi. Pensavo castagne, in verità, e invece… certo, io non so se li mangerei i porcini di Malpensa…
😀 I porcini di Malpensa non li avevo ancora sentiti Tiptoe! Sei fantastica. Funghi… wow! Qui non ha piovuto, piove solo oggi, ma non ce n’è nei boschi. Ora stiamo a vedere quanto dura ‘sta pioggia. Di Malpensa no, ma due porcini della mia valle me li mangerei volentieri! Un mega bacio.