Il paese di Castellaro, nel quale vi portai tempo fa.
Qui, è molto bello scoprire, angolo dopo angolo, alcuni vecchi dipinti ancora visibili che arricchiscono il borgo e le case. Essi non avvisano, compaiono all’improvviso: sopra un muro, tra due finestre, sotto ad una balaustra, obbligandoci spesso ad alzare lo sguardo. Altri invece, si nascondono nei vicoli bui e bisogna fare attenzione per poterli scovare. I temi che ricalcano sono svariati. Ci sono quelli dedicati alla caccia, gli affreschi religiosi, che ritraggono spesso la Sacra Famiglia, alcuni inerenti alla natura e uno, che ovviamente non poteva mancare, riprende lo stemma del Comune che, suddiviso in quattro settori, è descritto come un araldo:
“nel primo, di rosso, all’olivo sradicato, d’oro, con dodici frutti, d’argento; nel secondo, d’argento, alla croce a bracci rossi; nel terzo, d’azzurro, al castello in argento, merlato alla ghibellina, murato di nero, con due torri riunite a cortina di muro, poggiante su una pianura verde; nel quarto, d’oro, al tralcio di vite verde, posto in banda, con due grappoli d’uva, pampini e due foglie“. Se andate su Wikipedia, potete vederlo anche voi.
E’ proprio una specie di caccia al tesoro.
Tra i carrugi di questo soleggiato paese, circondato dagli ulivi e baciato dal sole e dal vento, si possono ammirare queste opere risalenti, alcune, a tantissimi anni fa. I castellaresi li hanno lasciati in bella mostra e, diversi, li abbelliscono ulteriormente mettendoci davanti piante e fiori. Non so da chi sono stati fatti, ho provato a cercare su internet ma non ho trovato nulla, ciò non m’importa, mi spiace semplicemente non rendere omaggio ai vari autori ma sono ugualmente notevoli. Sono molto belli da vedere e, alcuni, da toccare. Quello che mi ha maggiormente colpito è stato quello rappresentante dei cavalli bianchi al galoppo nell’acqua. Un fiume forse. Quel rosa-arancio sullo sfondo è un colore molto caldo e luminoso che da l’idea di poter entrare nel dipinto. E’ un’immagine molto grande, questa, che permette di essere vista molto bene e da vicino. Quasi magica.
Alcuni, così consumati dalla pioggia e dal vento. Alcuni, così in alto da farsi riscaldare dai raggi del sole. Qui nella mia Valle l’arte c’è. Ce n’è molta, anche se può non sembrare, bisogna solo avere la voglia di cercarla. Non è soltanto chiusa in un museo, non è solo dentro alle Chiese, è tra noi, vicinissima, potente, ma così discreta da passare spesso inosservata. E io, oltre ad osservarla, la metto in mostra a tutti voi.
Un bacione topini.
M.
Io, quando si tratta di affreschi murali, sono piuttosto critica e in molit casi preferirei che dipingessero le pareti di casa propria. Non mi riferisco in particolare al paesino che citi tu, magari lì è tutto bellissimo e affascinante ma in generale. Vicino alla mia vecchia casa c’era un’abitazione che aveva dipinta su un muro una gigantesca riproduzione della sirenetta che più che una creatura degli abissi sembrava lo sgorbio di un incompetente. Gli stemmi araldici, quelli, mi piacciono sempre! Bacioni 🙂
Stravy questo è un lungo dibattito. Per quello che dici hai perfettamente ragione in quanto gli imbrattamenti che vedo spesso in giro sono orribili e li definirei veri e propri atti di vandalismo. Prenderei chi li ha fatti e gli farei pulire il tutto con la lingua (scusami ma quando ce vò, ce vò). Quando invece vedo delle cose fatte bene, con impegno quanto meno, fatte per abbellire e non per impiastrare o per far capire di essere onnipresenti (e credimi che lo si capisce), allora mi piace molto guardarle. Inerente sempre al discorso che dici tu, aggiungengerei una cosa: ci sono luoghi che fanno schifo, rovinati dal tempo e dalla non curanza dell’uomo che, sono certa, alcuni graffittari riuscirebbero a rendere vivaci e più belli alla vista; io glieli lascerei fare. Riempirei quella parte di città in degrado, colorata solo dalla ruggine e dal cemento, con colori sgargianti e temi insoliti, certo è, che devono attenersi a quel luogo che gli è stato concesso. Per il resto, ripeto, hai perfettamente ragione. Un bacione amica mia.
Grazie..di questi bei “dipinti” del tempo…espressioni di vita popolare.
Ti auguro una buona giornata
.marta
Che bella la frase “espressioni di vita popolare”, mi piace tanto. Sono contenta ti siano piaciuti. Un bacione Marta cara.
Topina ,tu sei una fonte infinita di preziose informazioni !
Questo paesino con i suoi disegni mi piace molto!
Un abbraccio cara amica!
liù
Oh ma grazie Liù, troppo buona! Buona serata e un grande bacio.
Ciao topina, noi dobbiamo fare un gemellaggio, come quasi sempre ti lascio un link di un mio post suTramonti di Sopra (PN), sulle pareti delle case sono dipinti gli antichi mestieri, sono dipinti fatti bene che non deturpano per nulla il paesaggio anzi, lo ravvivano:
http://accantoalcamino.wordpress.com/2011/03/05/vi-presento-sua-maesta-la-pitina/
Ciao e buona giornata.
Bello questo post che mi hai fatto conoscere Libera! Il gemellaggio 😀 bellissima idea! Ti auguro una buona festa e ti mando un bacione grande.
così si dovrebbe fare, affrescare le case come si faceva una volta.
In questo caso si perchè sono molto belli, gli imbrattamenti invece non mi piacciono.
Non so, in generale sono d’accordo con Viv.
Anche sui graffitari ho più di qualche dubbio, innanzi tutto perché certi disegni mi stancano immediatamente, per quanto possano essere ben fatti!
Gli stemmi araldici invece piacciono tantissimo anche a me, con i loro simboli e i colori sempre vivaci e vividi!
Un bacione topina!
Si, gli stemmi araldici hanno la loro importanza che affascina. Sono ricchi di storia e tradizione e raccontano del paese. Un bacione Miss.
Cara Pigmy, sai presentare le cose con tanta grazia e rendi tutto talmente vivo che sembra di essere lì. E’ interessante scoprire in questi dipinti murali quale fosse il gusto popolare di un tempo, ricordando che anche queste cose fanno parte delle radici di quanti vivono tuttora lì. Buona notte!
Grazie Ysker, grazie dei complimenti. Hai proprio ragione, sono anche loro le nostre radici. Un abbraccio.
Un abbraccio anche a te… e alla tua valle!
Belli i borghi dipinti, anche nella mia provincia ce ne sono un po’: Arcumeggia (che pare abbia dato il via agli altri), Boarezzo di Valganna (bellissimi affreschi), Marchirolo (sul tema della migrazione ma che non ho visitato) e altri ancora.
Ti saluto, Pigmy, ho la febbre e sono davvero uno straccio!
Buona domenica.
Oh! Mi dispiace! Sarà questo tempo, non so com’è da te ma noi non sappiamo come vestirci in questo periodo. Se ti và, postali questi dipinti che ti circondano, mi piacerebbe vederli! Un bacione Tiptoe, riprenditi!