Quando si arriva alle Caserme di Marta, come vi ho raccontato in questo articolo qui https://latopinadellavalleargentina.wordpress.com/2020/03/07/dal-monte-grai-a-cima-marta/ si può proseguire arricchendo ulteriormente la nostra giornata e vivere la magia di luoghi che raccontano di un nostro lontano passato e tanta storia di vicende militari.
Ma si possono anche ammirare una natura incredibile e monti che conosciamo bene da un’altra prospettiva davvero affascinante.
Perciò, da queste antiche caserme, chiamate anche “le casermette” ci dirigiamo verso Cima Marta e i Balconi di Marta.
Camminando nella bianca neve, facendo attenzione in certi tratti a non scivolare, in quanto si avanza su pendii che scendono netti ma non sono pericolosi, si ammira un paesaggio fantastico. Potrebbero essere utili le ciaspole.
Il candore della Bianca Signora è accompagnato da quello delle nubi che avanzano seguendo il vento, come a voler divorare quelle vecchie costruzioni, o si placano formando un mare di vapore denso e pomposo.
Il sentiero va in piano, non si fa nessuna fatica a percorrerlo e si passa in mezzo a distese infinite di bianco abbagliante.
Dopo aver rosicchiato diversi metri, possiamo già notare in lontananza, di fronte a noi, il grande rifugio dei Balconi.
Interessanti, alla nostra destra, sono anche i bunker che spuntano come cupole in mezzo a quel manto ghiacciato.
Si tratta di bunker costruiti dagli Alpini e, su questo belvedere, godono di un territorio meraviglioso attorno a loro.
Anche per giungere a queste fortificazioni sotterranee abbiamo percorso un’ex carrareccia militare che in estate è circondata da un verde vivace e onnipresente.
Tali fortificazioni sono state costruite poco prima della Seconda Guerra Mondiale. Io non ci sono ancora entrata dentro ma, ovunque, si legge che costituiscono l’interno dell’intera montagna.
Dopo essermene presa una vista di questi funghetti di pietra e aver ammirato anche i monti francesi dietro di loro, desidero voltarmi per ammirare quelli che ho nel cuore.
Ho appena sorpassato il Monte Grai ma da qui posso ben vedere anche il Monte Pietravecchia, un po’ barbuto, e il Monte Toraggio totalmente glabro. Il Pietravecchia sembra un vero colosso ma il Toraggio appare più aspro di lui.
Su quest’ultimo è ben visibile un tratto dell’Alta Via dei Monti Liguri chiamato Sentiero degli Alpini che suscita in me ricordi bellissimi riguardanti la mia escursione su questa appuntita montagna che adoro. Si tratta di un cammino anche pericoloso nei punti in cui è molto stretto e senza protezioni a valle. Completamente scavato nella roccia, risulta molto suggestivo e offre panorami indescrivibili.
Dietro di me, invece, si innalza ovviamente Cima Marta, dai dolci pendii.
La pace regna sovrana qui dove mi trovo e tutto è ovattato dalla neve che mi circonda che è come bambagia.
Le Conifere colorano di chiaro e di scuro il territorio creando una sorta di tridimensionalità. Lo sguardo si allunga e può veder lontano.
E’ da parecchio che cammino nel gelo quindi ora posso proprio decidere di tornare in tana e scaldare le zampe che però, grazie ai miei amatissimi scarponi, sono belle calde. Come sapete vi consiglio sempre la giusta attrezzatura per certe escursioni.
Scendo ritornando alle casermette e di nuovo vedo nuvole venirmi incontro.
Voi potete restare ancora un po’ qui ad ammirare questa bellezza. Spero vi sia piaciuto questo belvedere dei Balconi di Marta.
Io vi saluto e vi do’ appuntamento per il prossimo tour.
Un bacio alpino a voi!