Ed eccovi le due ultime arrivate a casa. Sono roditori anche loro.
Erano spaventatissime all’inizio, invece adesso si sono ambientate in questa tana che, per matta che è, è sempre meglio del cubicolo di vetro nel quale si trovavano.
Per lo meno, sono libere di girare diverse stanze, ora. Riempite di coccole fin dal primo momento, hanno capito subito di esser state fortunate e, alla sera, dopo essere state messe sul divano, se ne vanno dritte, dritte, sulla pancia di topino. Comode, le signorine!
Io sono stata detronizzata, ma sono i miei nuovi amori, così dolci e carine! Sono un porcellino d’india e una cavia peruviana e sono buffissime.
La cavietta ha un pelo morbidissimo, sembra angora, ed è tutto frisè, mentre il porcellino, anzi, la porcellina, ha il pelo irto come quello di un cinghiale e i baffi tutti stropicciati.
Sono piccole, stanno in una mano. Hanno un musetto dolcissimo e simpaticissimo. Sono animaletti adatti a chiunque, perché molto umili, non sono per niente agressivi e non mordono mai. Questo però, ci tengo a dirlo, non significa che siano dei giocattoli e che essendo così buoni, i bimbi (soprattutto) possano fargli di tutto e di più. Anzi, bisogna sempre trattarli con molta calma e dolcezza perchè sono paurosi. Sono i roditori con la gravidanza più lunga. tant’è che nascono già con il pelo e gli occhi aperti, pronti alla fuga! Davvero!
Inoltre, non sono i nostri bidoni della spazzatura, non sono nemmeno delle galline, alle quali potete dare da mangiare qualsiasi cosa. Un panino, a loro, fa molta gola, ma fa anche tanti male! Diamogli raramente un pezzettino di pane secco, tanto da farle contente, ma atteniamoci alla dieta più salutare per loro, come il fieno e alcuni legnetti da rosicchiare. Questi sono indispensabili, se non vorrete vedere il vostro porcellino con denti lunghissimi, che provocano seri danni alla bestiola! I rami di prugna gli piacciono tanto, soprattutto se hanno i germogli e qualche fogliolina attaccata. Non fate mancare mai a queste bestioline la vitamina C, per loro è fondamentale. La sua assenza, nell’alimentazione, può provocare tanti deficit e, infine, anche la morte. La assumono dal kiwy o dall’arancio e, ovviamente, nei negozi specializzati potrete trovarla in diverse forme. La lettiera dev’essere anch’essa naturale: segatura, truccioli, fieno pressato… E poi, va bene la libertà, mai bisognini si fanno nella gabbietta.
Sono educatissime e molto pulite. Pensate che, di tutta la gabbia che hanno a disposizione, fanno la pipì solo in un punto ben preciso. Tutto il resto deve servire a mangiare, a dormire e a giocare. Per l’igiene, non le batte nessuno. Devo dire la verità, però: Rosa, quella con il pelo lungo, ogni tanto s’imbratta parecchio e allora devo farle il bagnetto. Non c’è nessun problema a lavarle, ma bisogna poi asciugarle bene, bene. Mai lasciarle nell’umido e, anche la verdura e la frutta che gli date devono essere sempre ben asciutte e mai fredde di frigo.
L’altra, invece, si chiama Cigala. Quando ci chiamano, emettono un suono simile a un cigolio. Un “si” francese -Ui! Ui!-.
Interagiscono molto con l’essere umano se sono trattate bene. A modo loro, sanno essere davvero affettuose.
Ok, ora basta, non voglio fare il veterinario della situazione. Volevo farvi conoscere queste mie due nuove amiche con le quali passerò sicuramente tanto tempo insieme divertendomi e, un giorno, vi farò conoscere anche tutti gli altri loro amici. Ops! Non ve l’ho detto. Se ben accuditi, questi animaletti possono vivere dai quattro ai sei anni, tolte le eccezioni!
Un bacione a tutti!
M.