La mia Liguria

In quell’arida terra il sole striscia

sulle pietre come una serpe…

Ombra e sole s’alternano

per quelle fonde valli

che si celano al mare…

Il mare in certi giorni

è un giardino fiorito.

Queste le parole di Vincenzo Cardarelli per descrivere una delle regioni più particolari d’Italia, anche se ognuna ha le sue caratteristiche. Queste, quelle della Liguria, terra mia, terra rosa, viola, dalle sfumature arancio. Una tra le più piccole parti di terra su un territorio particolarmenteSONY DSC montuoso e tormentato. E oggi voglio parlarvi della stessa terra che accoglie la mia Valle.

Questa terra che sembra un antico anfiteatro, importante vertice, nella parte di Ponente, la parte in cui vivo, tra la Francia e la regione del Piemonte. E questa parte, a Ovest, attraversata da valli generalmente abbastanza aperte, è forse la parte meno aspra ma alcuni suoi paesaggi scoscesi sono di un fascino superlativo.

Ognuna di queste valli è incisa da un SONY DSCcorso d’acqua e questo fa si che, a vederla dall’alto, possa sembrare un variopinto merletto.

La mia Liguria dalla doppia anima, contesa fra l’intraprendenza dei centri marittimi e dei commerci dei naviganti e la parte più tranquilla e rurale dell’entroterra. Quella viva nel Medioevo e oggi invece più spopolata. Due punti di forza che non hanno mai smesso di rendere vivo l’ambiente che li ospita. Professioni che si tramandano da secoli, e da secoli hanno segnato la nostra personalità. Noi liguri spesso introversi, burberi, asociali. Il mite clima, la bellezza naturale dei luoghi, la mia Liguria conserva una fisionomia autentica di angoli suggestivi che dimostrano come si fa a rimanere in piedi nonostante tutto. La supremazia di vari imperi l’hanno governata, ma non si è lasciata abbattere.

La terra arida che sembra non provare emozioni, non patire, non gioire, è invece un vecchio “con il solco lungo il viso…” (Il Pescatore – De Andrè).

Terra verde dalla linfa che l’attraversa e la rende viva. Abitata da persone che hanno sempre dimostrato e sviluppato grandi doti d’ingegno e iniziativa essendone obbligati, la mia terra ha sempre dimostrato come riesce a cavarsela da sola. Ed è bella, è bella, è lei.

Ha saputo, nonostante tutto, conservare borghi meravigliosi dall’eccezionale fascino ambientale e con grandissimi interessi storici e culturali.SONY DSC Spesso, sia marinari che montani, arroccati su rocce dallo splendido effetto. Vere e proprie falesie e promontori, alternati da prati o piccole spiagge, talvolta naturali. Talvolta irriverenti, talvolta commoventi.

Ed è la mia regione. Ricca di vestigia del passato, ci racconta di storie e leggende ancora vive nei suoi cuori. Ci consente viaggi stratosferici ed escursioni mozzafiato.

E tante le sue arti, il suo artigianato, dalla lavorazione del vetro alla ceramica, la scultura, la lavorazione della filigrana e quella del vimini. Attività non appariscenti ma molto varie, originali, strettamente legate a quello che la Liguria è visceralmente. Oggetti che hanno il potere della rievocazione, la rievocazione del luogo nel quale sono nati. La mia terra, che ha la capacità di risvegliare in noi la pazienza, la tenacia, la voglia di escogitare. Che ha voglia di essere scoperta anche se non lo dimostra. Che è discreta, introversa e talvolta austera, come i suoi abitanti, ma vuole compagnia. Che lo dimostra con l’esplosione delle folcloristiche manifestazioni, con lo scoppiare della bellezza unica del suo territorio.

La mia regione, dalle usanze e dai piatti tipici che trattiene con forza come suoi. Che non vuole cedere a nessuno. No, quello no. La mia regione, che non ci sta troppo a pensare su. E’ la mia Liguria, una bellissima parte di mondo. E’ la Liguria, è la mia tana.

La vostra Pigmy ligure.

M.