L’Insalata, ma che banalità!

Così banaleSONY DSC da non essere praticamente nemmeno considerata. E’ protagonista nei piatti delle top-models ma, per il resto, nulla di più. E invece, la nostra amica Insalata, che si divide in una vastissima serie di tipologie, ha tanti e grandi poteri, tra i quali quello di idratare,SONY DSC di rinfrescare, e proteggerci dai radicali liberi. Non parliamo poi del bellissimo e vivacissimo colore verde che, anche se tanti snobbano, mette molta allegria. Il colore della speranza! Della nostra Terra!

A volte dolce, a volte amara, l’Insalata può essere goduta in mille modi diversi anche a seconda appunto del suo gusto e della sua forma. Oh, si. Volete qualche esempio? L’Indivia o Belga, tagliata a metà per lungo, e “pucciata” in una tazzina con dentro olio, aceto e sale, si chiama pinzimonio ed è una bontà! Oppure, le sue foglie, grazie alla loro forma simile a una canoa, riempitele di squisita salsa rosa e aggiungete qualche gamberetto. Et voilà… a voi, un sempliceSONY DSC, veloce, fresco e buonissimo antipasto. La Riccia, che grazie ai suoi merletti, trattiene ottimamente tutti i condimenti risultando deliziosa, provatela con le scaglie di parmigiano, un buon aceto balsamico e un profumato olio extra-vergine d’oliva… La Lattuga, con le foglie turgide, che scrocchiano sotto ai detti, adatta SONY DSCai panini più golosi; forse la più povera di sali minerali ma come ricopre il pomodoro lei, non lo ricopre nessuno.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Ovviamente, lo sapete, la migliore è quella dell’orto,  ma se non ne possedete, vi basterà andare in giro, ai bordi di qualche boschetto e poter così arricchire al meglio l’Insalata che avete dovuto comprare.

Attenzione però, documentatevi approfonditamente prima, ma poi ecco: il Tarassaco, la Portulaca, il Trifoglio, la Piantaggine, la Malva, l’Achillea; tutti elementi ricchi di ottimi valori nutrizionali che ci fanno un gran bene.

Pensando a questa natura, mi vengono in mente quelle persone che, pur di mangiare buona Insalata, la piantano in un vaso sul terrazzo. Bhè, questo vi fa capire come sia facile da trattare, cresce ovunque.

Ma quanta Insalata possiamo mangiare? Bhè, cari topi, se non avete SONY DSCparticolari disturbi gastrointestinali, quanta ne volete! E’ una fibra, non contiene grassi. Piuttosto, è il condimento che usate che può rivelarsi pericoloso se troppo, a partire dal classico, seppur buonissimo, olio. E sappiate che l’Insalata è buona anche cotta. Ma certo! Non avete mai fatto un sugo o una minestrina con dell’Insalata cotta dentro? Ammetto che, delicata com’è, una volta bollita, non ha più molte sostanze utili ma è buona! E le sue sostanze utili sono così tante!

Lo sapete che ogni tipo d’Insalata ha uno scopo ben preciso? La Lattuga, che prende il suo nome da Lactis, ossia – Lattice – per via del latte che perde quando viene strappata, o tagliata, è dissetante, idratante e sedativa. La Valeriana o Songino è calmante, disinfiammante, tranquillante. La Catalogna drena i liquidi. La Cicoria e la Scarola, per certi simili, per certi uguali, sono invece astringenti, disinfettanti ricchi di vitamina A e D.

E quanto ha viaggiato la nostra Insalata un tempo! Pensate che arriva sulle nostre tavole, tantissimi anni fa, dall’Asia e, una volta giunta a noi, si è fatta un ulteriore viaggio in America. Ebbene sì, il nostro amico Cristoforo Colombo la portò a far conoscere agli Indigeni! Avete capito quanti chilometri? Chi la conosce, non l’abbandona più. Io per la prima, cari topetti, ora corro a farmi un bel piatto d’Insalata, a noi roditori piace tantissimo e se accompagnata dai giusti ingredienti diventa un piatto unico e spaziale!

E ora, amici cari, prima di lasciarvi, vorrei regalarvi una ricetta fantastica che vi sembrerà un po’ strana ma è una vera delizia, provatela!

La mega insalatona di Pigmy

-Lattuga, un cespo

-Songino, meno della Lattuga

-Rucola, un piccolo mazzetto

-Pollo, un petto, passato in padella con un pò d’olio, e tagliato a cubetti

-Cipolla, una, tagliata alla julienne e passata in padella con un po’ di Curry e una spruzzata di vino bianco

-Mais, a piacere

-Taleggio, tagliato a cubetti, due manciate

-Banana, una intera

-Mela Fuji, una intera

-Uova sode, due, tagliate

-Salsa Rosa o Maionese, due cucchiai

Condite tutto a piacere con sale, olio e, se volete, aceto balsamico, senza paura! E’ una bontà!

Questi sono ingredienti classici ma potete lavorare di fantasia e aggiungere e togliere a vostro piacere: l’arancia ad esempio, o gli zucchini crudi tagliati finissimi, per non parlare del melone o dei peperoni. Sbizzaritevi!

Un bacissimo topi e buon appetito!

M.

Per stupire i Topospiti

Ieri sera, topi golosi, ho avuto ospiti.

Ho preparato una cenetta a base di pesce e poi…? Ho deciso di stupirli con il dolce. Volevo fare un qualcosa di fresco e leggero.

Durante la serata, la nostra cena era stata accompagnata da un fruttato e profumato Muller Thurgau e un dessert, troppo pesante o stucchevole, a parer mio, non si addiceva per niente ma… idea!

Ho preso delle arance belle grosse, per intenderci, non quelle da spremere ma da mangiare. Ne ho tolto un quarto da una parte e un altro quarto dall’altra lasciando in centro un cm e mezzo circa di buccia. Le ho svuotate e la polpa è finita dritta, dritta nel frullatore. L’ho spremuta per bene e, frullandosi tutto insieme, rimane leggermente più densa della classica spremuta. Ho versato il liquido arancione in un pentolino e ho aggiunto zucchero di canna. Come già immaginerete, si è caramellato, mmmhmm…delizioso!

Ho riempito i miei cestini con pezzettini di mela e banana e, fuori, ho arricchito il piatto con due cucchiaiate di polpa di caco. Ho montato la panna (non usate quella spry che vi fa male e non è buona come quella fresca) e ho ricoperto la frutta tagliata a piccolissimi dadini. Con la panna, abbondate tranquillamente, piace a tutti, e insieme alla frutta è un fantastico mix.

Dopo, ho lasciato cadere chicchi di melograno un pò ovunque.

La banana e il caco, molto dolci, vanno a bilanciare l’aspro dell’arancia e del melograno non ancora del tutto maturo ma voi potete riempirli con la frutta che più vi piace.

Infine, ho sporcato il mio goloso fine pasto di succo caramellato.

Ah! Topini! Ho fatto un figurone! Il mio dolce era buonissimo, delicato, goloso e, come avete potuto notare, davvero molto semplice anche se sembra un lavorone. E’ per quello che farete un’ottima figura. Lascerete tutti a bocca aperta. Sarete sicuramente promossi anche in fantasia e soprattutto, oltre al palato, a goderne sarà la vista, dato che, anche l’occhio vuole la sua parte!

Vi è piaciuto? Avete l’acquolina in bocca? Allora approfittatene! Le arance non le trovate tutto l’anno! Questi piattini li ho chiamati “I Cestini di Pigmy”. Buona leccatina di baffi, come sempre, la vostra topina. Slurp!

M.