Pruni Holmes e la misteriosa identità

Topi, son tanti anni, ormai, che gestisco questa tana virtuale e dal lontano 2011, quando mi apprestai ad aprirla, me ne sono successe proprio un bel po’.

Mi avete scritto sempre in molti, mi avete posto le vostre domande…

“Topina, chi sei?”

“Chi si nasconde dietro il profilo della Topina?”

“Chi gestisce questa pagina?”

“Posso prenotare una camera da te?”

“Dove abiti?”

Belin, se siete curiosi!

Abito in un bosco, in un Mulino per la precisione. Non sono un Motel a meno che non vi accontentiate di dormire su due sacchi di farina (nel guscio di noce ci dormo io e non lo do a nessuno). Ma, dopo questa lunga sfilza di domande, ho deciso di vestire i panni di Pruni Holmes e provare a risolvere insieme a voi questo mistero misterioso e ingarbugliato che lo so che non vi fa quietare la notte.

Pruni Holmes mistero

Ebbene, cari Topi della Valle e non… Chi è e cos’è La Topina della Valle Argentina?

Io lo so ma non ve lo dico! Scherzo, su!

La Topina della Valle Argentina è semplicemente quel luogo virtuale, ma anche reale, in cui la gente mi scrive da oltralpe per chiedermi informazioni su luoghi nascosti da poter visitare. E’ quel posto in cui convergono gli sguardi di topi provenienti anche da altre parti d’Italia, che chiedono consigli per le proprie ferie e c’è chi, poi, mi scrive per raccontarmi come sono andate le sue vacanze, i luoghi che ha visto e i piatti che ha assaggiato. C’è chi visita il blog la sera, leggendone gli articoli come fossero fiabe della buonanotte. C’è chi invece si fionda al mattino per essere il primo commentatore. Poi ci sono i topi che, senza che io glielo chieda, si prodigano di raccontare qualcosa della Valle, del proprio passato, mi inviano foto e ricette, perché la voglia di condividere è sempre tanta così come è tanta la voglia di aiutarmi quando domando informazioni. Ebbene sì. Capita anche a me di chiederle, anche se so tutto! (Santa Topa! Ehm… Il naso mi sta diventando come quello di Pinocchio!). Comunque… non fatemi distrarre… quello che intendo dire è che La Topina della Valle Argentina resterà per voi tutto questo, ogni volta che lo vorrete. Non vi basta? Uh, ma che curiosi proprio che siete!

La Topina della Valle Argentina è il punto dell’unione. Così mi piace dirvi. L’unione tra i borghi della mia Valle, tra la bellezza della Natura e le parole. Tra gli sguardi e gli animali e le piante, ma soprattutto tra l’uomo e Madre Terra affinché possa riscoprire questa bellezza.

E chi è la Topina? La Topina è un essere vivente che tenta di coniugare queste cose per voi. E che tenta di conciliare la fretta dell’essere umano alla meraviglia del Creato. E scusate se è poco… no dico…

Alcuni (davvero pochissimi in tanti anni) mi hanno detto che se non ci mettevo la faccia non meritavo d’essere seguita… Uh! La paura dell’ignoto! A parte che ho un muso e non una faccia, quella l’avete voi, ma al di là di questo, m’importa siano la mia Valle e il Pianeta ad essere apprezzati, non io. Se non mi si segue perché vi manca la vista dei miei baffi, significa che poco poteva importarvi di tanta maestosità che ci circonda. E poi, insomma, sarò una Topina, ma son pur sempre una femminuccia! E mica vi posso accontentare subito, così, pronti e via! Abbiate fede, chissà… chissà cosa deciderò un domani. Per ora, però, vi prego, volgete le vostre attenzioni a chi le merita molto più di me e sicuramente è anche più bello di me: il luogo in cui vivete ogni giorno. Provo a dirvi di mare, di cielo, di monti e di stelle. Di piante, di fiori, di cammini e di paesi. Di animali, di leggende, di curiosità e di arte… E voi state a guardare un muso con due peli in croce? Suvvia!

Per me è un gran bel divertimento, vedete? E vorrei lo fosse anche per voi.

Detto questo, il mio animo investigativo mi porterà sicuramente a ricercare sempre più cose e a risolvere sempre più misteri, perciò permettetemi di gongolare ancora un po’ sull’arcano che riguarda proprio me.

Ma posso aiutarvi… ho una coda, un fiuto fantastico, un bel ciuffo di pelo tra gli occhi, una spiga di grano sempre in testa e poi…. beh… sono semplicemente bellissima e dotata di un particolare fascino!

toporeporter

Direi di avervi detto anche troppo! Sembrate delle Cinciallegre, non si possono tenere segreti con voi. Devo fermarmi assolutamente!

Un misterioso abbraccio a tutti,

la vostra Pruni Holmes.

L’antico orologio

Eh sì, topini: ognuno aveva il suo metodo. C’era chi guardava il sole, chi sentiva il rintocco delle campane, chi toccava gli alberi, chi aveva le meridiane… Tutti dovevano comunque conoscere l’ora, in un modo o nell’altro. Non c’era certo l’orologio al polso!

Per esempio: come facevano gli abitanti di San Faustino, piccolo borgo della mia Valle, a contare il trascorrere delle ore, dei minuti e dei secondi? Mi sono proprio chiesta come facesse il nonno di Marco, il mio amico toporeporter, a sapere che era giunto mezzogiorno e bisognava lasciare i campi per andare a mangiare.

Ebbene, ve lo spiego subito.

A nonno Giovanni, detto Giuan de Cristò, bastava guardare la Colla du Frae, ossia, la Colla del Frate che vedete nella foto e, più precisamente, quella parete di nuda roccia situata nel bel mezzo di questa collina. Come potete vedere, nel centro della roccia, si distingue una macchia nera. Sembra quasi un grosso graffio fatto da tre giganteschi artigli sporchi di pece. Vedete?

Ebbene, quando il sole arriva a scoprire e illuminare questa macchia scura, è esattamente mezzogiorno! Ovviamente c’è un leggero cambiamento dall’estate all’inverno, ma, più o meno, l’orario è quello.

E non è una bugia! Io ho fatto queste foto a mezzogiorno meno cinque e, da come potete vedere, il sole stava quasi per toccarla.

Nel pomeriggio, invece, tutta la montagna è baciata dal sole. Questo è un fantastico metodo usato dai contadini di questo paese che si trova in alto, sopra Aigovo, a dominare gran parte della Valle. E, pensate, solo da tale altezza si può ammirare questo fenomeno.

Quanto mi diverte! Chissà chi è stato il primo a scoprirlo! Che genietti, i miei convallesi!

Be’, non mi resta altro che ringraziare il mio amico Marco per avermi svelato questa curiosità e mandare un abbraccio a tutti voi!

M.