Sfamiamoci di Semini

I Semi, doni squisiti che ci regala Madre Natura, non sono solo cibo per roditori. Anche voi umani potete mangiarli e, anzi, dovreste! Infatti,contengono un’infinità di sostanze nutritive che nemmeno potete immaginare.

Il nome lo dice già: “Seme”, a indicare qualcosa che contiene tutto e che deve solo sbocciare. La vita, il nutrimento, tutto ciò di cui si ha bisogno è proprio lì dentro, rimasto ancora puro, forte, energico. Queste virtù, se assunte, non potranno che recare benefici all’interno dell’organismo.

Sono tanti i Semi dei quali possiamo cibarci, ma oggi vi parlerò in particolare di quelli del Girasole (Helianthus annuus della famiglia delle Astaraceae), pianta molto amata.

I suoi Semi sono graditi anche alle Fate dei miei boschi, le quali sanno bene come alimentarsi per mantenere sempre viva la loro bellezza; inoltre, sono ricchi di Tocoferolo, ossia Vitamina E, pertanto hanno la capacità di mantenere giovani le cellule del corpo grazie a una profonda e imbibente idratazione, perché hanno potere antiossidante. Forniscono altresì una giusta ed equilibrata dose di grassi e proteine e, aggiunti a una dieta sana, arricchiscono l’alimentazione con le loro ottime proprietà.

Contribuiscono a mantenere in buone condizioni i capelli, le unghie, la pelle e anche il bellissimo e morbidoso pelo che mi avvolge e mi scalda nei periodi più freddi. Vi siete mai chiesti come mai alcuni uccelli abbiano una livrea coloratissima e fantastica? Da quando li ho fatti provare a Scoiattolo, mio vicino di tana, ha una coda molto più folta e lunga rispetto a com’era prima. Inoltre, adesso non fa più tutti quegli scatti che faceva prima con la testa e le zampe: questi Semi, infatti, sono ricchi di Magnesio e permettono al fisico di essere meno in tensione e più rilassato. Contengono anche tanto Ferro, quindi sono molto indicati per il sesso femminile e per le neo-mamme.

Racchiuso all’interno di un robusto guscio c’è il nettare dell’esistenza. Rosicchiare questo guscio fa bene a noi topi, anche perché con esso ci limiamo i denti! Ovviamente io li mangio crudi, in insalata o mettendoli sulle pietanze come se fossero un’erba gustosa, ma si possono anche cucinare, come i Pinoli, tostare e inumidire e aggiungere così a diversi piatti un nutrimento e un sapore ricchi e nuovi.

Con l’olio che si ricava da essi si può friggere e le fritture avranno un gusto delicato e deciso allo stesso tempo. Questi Semi fanno bene anche al cuore e riequilibrano il lavoro dell’intestino.

Sono Semi che hanno viaggiato molto. Scoperti in Perù tantissimi anni fa, sono giunti a noi dopo essere sbarcati in Spagna e ne sono arrivati di diversi tipi, ma tutti ugualmente buoni ed efficaci.

Grazie all’eliotropismo del Girasole, ossia il movimento che permette a questo fiore di seguire il Sole durante il giorno, questi semini sono costantemente nutriti e baciati da quella che è la primaria fonte vitale per la Terra e la Natura stessa. Quindi hanno immagazzinato, per molto tempo, tutta l’energia vitale che si possa desiderare. Ingoiandone uno è come ingurgitare un minuscolo pezzettino di Sole… vi sembra poco? Il Girasole, infatti, reca con sé il significato della vitalità, ma anche della longevità, per questo non può mancare il significato simbolico di felicità. Mangiare bene, infatti, rende sani, vigorosi, vitali.. ma anche felici.

Il Girasole, come racconta la leggenda mitologica di Clizia e Apollo, è devoto al Sole e lo considera come un Padre o un amato. La ninfa Clizia, infatti, si trasformò in fiore proprio perché passava le sue giornate ad ammirare il Dio Apollo nel cielo e, completamente innamorata, lo seguiva con lo sguardo per ore e ore. Per questo si dice anche che i Girasoli – e di conseguenza i suoi Semi – sono colmi d’amore.

Insomma, cosa ne dite? Vi ho convinto a cibarvi meglio? Sono regali pregiati di Madre Natura, questi! Non vi conviene snobbarli. Volete davvero conoscere tutte le meraviglie della Natura e del Creato? Iniziate dalle piccole cose allora. Sono le migliori.

Non per niente, io sono piccola come una ghianda….

Un piccolissimo bacio a tutti!

L’Insalata, ma che banalità!

Così banaleSONY DSC da non essere praticamente nemmeno considerata. E’ protagonista nei piatti delle top-models ma, per il resto, nulla di più. E invece, la nostra amica Insalata, che si divide in una vastissima serie di tipologie, ha tanti e grandi poteri, tra i quali quello di idratare,SONY DSC di rinfrescare, e proteggerci dai radicali liberi. Non parliamo poi del bellissimo e vivacissimo colore verde che, anche se tanti snobbano, mette molta allegria. Il colore della speranza! Della nostra Terra!

A volte dolce, a volte amara, l’Insalata può essere goduta in mille modi diversi anche a seconda appunto del suo gusto e della sua forma. Oh, si. Volete qualche esempio? L’Indivia o Belga, tagliata a metà per lungo, e “pucciata” in una tazzina con dentro olio, aceto e sale, si chiama pinzimonio ed è una bontà! Oppure, le sue foglie, grazie alla loro forma simile a una canoa, riempitele di squisita salsa rosa e aggiungete qualche gamberetto. Et voilà… a voi, un sempliceSONY DSC, veloce, fresco e buonissimo antipasto. La Riccia, che grazie ai suoi merletti, trattiene ottimamente tutti i condimenti risultando deliziosa, provatela con le scaglie di parmigiano, un buon aceto balsamico e un profumato olio extra-vergine d’oliva… La Lattuga, con le foglie turgide, che scrocchiano sotto ai detti, adatta SONY DSCai panini più golosi; forse la più povera di sali minerali ma come ricopre il pomodoro lei, non lo ricopre nessuno.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Ovviamente, lo sapete, la migliore è quella dell’orto,  ma se non ne possedete, vi basterà andare in giro, ai bordi di qualche boschetto e poter così arricchire al meglio l’Insalata che avete dovuto comprare.

Attenzione però, documentatevi approfonditamente prima, ma poi ecco: il Tarassaco, la Portulaca, il Trifoglio, la Piantaggine, la Malva, l’Achillea; tutti elementi ricchi di ottimi valori nutrizionali che ci fanno un gran bene.

Pensando a questa natura, mi vengono in mente quelle persone che, pur di mangiare buona Insalata, la piantano in un vaso sul terrazzo. Bhè, questo vi fa capire come sia facile da trattare, cresce ovunque.

Ma quanta Insalata possiamo mangiare? Bhè, cari topi, se non avete SONY DSCparticolari disturbi gastrointestinali, quanta ne volete! E’ una fibra, non contiene grassi. Piuttosto, è il condimento che usate che può rivelarsi pericoloso se troppo, a partire dal classico, seppur buonissimo, olio. E sappiate che l’Insalata è buona anche cotta. Ma certo! Non avete mai fatto un sugo o una minestrina con dell’Insalata cotta dentro? Ammetto che, delicata com’è, una volta bollita, non ha più molte sostanze utili ma è buona! E le sue sostanze utili sono così tante!

Lo sapete che ogni tipo d’Insalata ha uno scopo ben preciso? La Lattuga, che prende il suo nome da Lactis, ossia – Lattice – per via del latte che perde quando viene strappata, o tagliata, è dissetante, idratante e sedativa. La Valeriana o Songino è calmante, disinfiammante, tranquillante. La Catalogna drena i liquidi. La Cicoria e la Scarola, per certi simili, per certi uguali, sono invece astringenti, disinfettanti ricchi di vitamina A e D.

E quanto ha viaggiato la nostra Insalata un tempo! Pensate che arriva sulle nostre tavole, tantissimi anni fa, dall’Asia e, una volta giunta a noi, si è fatta un ulteriore viaggio in America. Ebbene sì, il nostro amico Cristoforo Colombo la portò a far conoscere agli Indigeni! Avete capito quanti chilometri? Chi la conosce, non l’abbandona più. Io per la prima, cari topetti, ora corro a farmi un bel piatto d’Insalata, a noi roditori piace tantissimo e se accompagnata dai giusti ingredienti diventa un piatto unico e spaziale!

E ora, amici cari, prima di lasciarvi, vorrei regalarvi una ricetta fantastica che vi sembrerà un po’ strana ma è una vera delizia, provatela!

La mega insalatona di Pigmy

-Lattuga, un cespo

-Songino, meno della Lattuga

-Rucola, un piccolo mazzetto

-Pollo, un petto, passato in padella con un pò d’olio, e tagliato a cubetti

-Cipolla, una, tagliata alla julienne e passata in padella con un po’ di Curry e una spruzzata di vino bianco

-Mais, a piacere

-Taleggio, tagliato a cubetti, due manciate

-Banana, una intera

-Mela Fuji, una intera

-Uova sode, due, tagliate

-Salsa Rosa o Maionese, due cucchiai

Condite tutto a piacere con sale, olio e, se volete, aceto balsamico, senza paura! E’ una bontà!

Questi sono ingredienti classici ma potete lavorare di fantasia e aggiungere e togliere a vostro piacere: l’arancia ad esempio, o gli zucchini crudi tagliati finissimi, per non parlare del melone o dei peperoni. Sbizzaritevi!

Un bacissimo topi e buon appetito!

M.

L’Aloe, la Dea della salute

La conoscete questa pianta, vero? Immagino di sì, ma ne vorrei parlare ugualmente, perché è così ricca di virtù che desidero proprio dedicarle un post.

Prendo in prestito delle foto di Niky e ve la descrivo, visto che lei la coltiva.

Da come potete vedere, quella che vi mostro  non è la classica Aloe che si vede in giro. Infatti, di Aloe ce ne sono di diverse qualità, ma sono tutte ottime e possono aiutarci a vivere bene. Partendo dal presupposto che l’Aloe non ha un vero e proprio significato, ma viene definita semplicemente “Elisir di lunga vita. Dono del padre Eterno”, possiamo già capire che potrebbe essere definita miracolosa. I motivi sono i seguenti: l’estratto delle sue foglie è lenitivo, ha azione filtrante per i raggi UV, è emolliente, tonificante e idratante. Considerata “la pianta della salute” per eccellenza, ha addirittura ricevuto i meritati onori dal governo degli Stati Uniti d’America che ne riconobbe le proprietà curative nei confronti delle ustioni quando, nel 1959, Miller la fece conoscere mettendo in pratica le sue potenzialità.

L’Aloe Vera o Aloe Barbadensis è la più comune, ma come vi dicevo a inizio post, ne esistono di diverse qualità e tutte venivano usate già dagli antichi Egizi per diversi scopi. Oggi il suo succo viene persino usato per combattere vari tumori in special modo quello della leucemia. Vive ovunque, anche se predilige i climi caldi e secchi e a difenderla ci pensano delle spinette che rivestono i lati delle robuste foglie.

Anche nella mia Valle è molto coltivata. E’ stata studiata per anni e in tutte le sue forme fino a diventare il principale ingrediente di emulsioni, creme, pomate, e vari prodotti di bellezza e igiene dopo che si è visto quanto era rinfrescante e disinfettante. Il gel contenuto nelle sue foglie è antinfiammatorio, nutritivo, antimicotico, analgesico e ricco di sali minerali e vitamine, ma attenzione: se ingerito in elevate quantità può essere un potente lassativo.

Le qualità di questa pianta non sono finite. I suoi principi attivi contengono mucillaggini e aloina, è per questo che – vi sembrerà impossibile – essa diventa anche antipiretico, rigenerante nei  confronti delle cellule del nostro strato epiteliale anche in caso di ferite. Umettante, virostatica e battericida.

Avete ricevuto abbastanza informazioni? No?! E allora continuo.

E’ emostatica, lenisce il prurito ed è disintossicante. E’ così potente che il suo succo è da sconsigliare durante la gravidanza, perché potrebbe rivelarsi abortivo, se realizzato in modo casalingo. L’Aloe è una pianta perenne alta anche più di un metro, succulenta, carnosa e della famiglia delle aloeaceae. Tenetela sempre presente.

Avete visto quanto è fantastica? Spero di avervi dato sufficienti informazioni.

Vi saluto abbracciandovi. La vostra Pigmy.

M.