E l’ultima è Lucy

Non l’ultima arrivata ma, l’ultima che vi presento, per ora, amica fortunella di topononno. Sempre che topononno decida di fermarsi qui in quanto allevamento!

Lei è quella che stà meglio di tutti. Mangia in continuazione, si rotola nella campagna, rincorre i grilli e non ha paura di niente. E’ anche un pò incosciente a mio avviso. Prima fa e poi pensa.

Topononno l’ha presa da suo cugino perchè, di tutta la “nidiata”, era quella mal voluta da mamma gatta. La Signora Gatta la mandava via, la scalciava con le zampe e non le dava da mangiare. Prima hanno provato a farla crescere un po’. Dopo qualche giorno, l’hanno rimessa dalla genitrice che, nel mentre però, non era cambiata anzi, la trattava sempre peggio. E così, tra un “E dai topononno!” e un altro, ecco zampettare giù nell’orto un nuovo felino tutto per noi.

E lei se ne stà lì a ronfare e a giocare, mentre noi in campagna ci diamo un gran da fare a piantare e a raccogliere. Da come potete vedere, lei fa molta più fatica di noi! Mannaggia a lei!

Ma quei suoi occhi, color dell’ambra, quando ti guardano sono in grado di chiederti ogni cosa e di ottenerla anche ovviamente! E quel suo manto dalle mille sfumature. Quel pelo tigrato che assume mille colori e quelle zampette bianche. Come quattro calzette linde di bucato.

E che bello è guardarla addormentata sotto la fila delle pannocchie o a testa in giù a sbirciare qualche strano animaletto.

Il suo passatempo preferito però è nascondersi e porre gli agguati agli uccellini ma, fortunatamente, il suo tentativo fallisce sempre. E prima mangia lei sapete? Prima lei e poi Minuminu. Il famoso micio di qualche post fa, ve lo ricordate?

E Lucy lei… è proprio una femmina. Mentre lui spesso s’inciampa, o cade rotolando dai gradini, sbadato com’è, lei invece ha già una grazia intrinseca inimitabile.

Vive nella campagna più “impervia” ma è di un’eleganza incredibile comunque. E pensare che ha solo quasi cinque mesi. Ma non le manca l’esser buffa nemmeno a lei. Sì, quando chiama dalla finestra e sembra che faccia una serenata. Quando dal nocciolo le piomba qualche frutto in testa e lei si arrabbia e si spaventa, quando la preda riesce a scapparle.

Lucy, con la sua punta della coda rotta. Aveva due giorni quando nella cuccia, assieme ai fratellini e alla mamma, l’abbiamo trovata così. Con la coda ricurva, come stoccata.

Piccola, i baffetti le si sono sistemati solo adesso.

Adora topononno, non so cosa farebbe per una sua carezza e quando lui gliela dà non vuole più staccarsi. Qualche tempo fa ha anche imparato a fare il vino pur di star vicino a lui e, secondo me, un p0′ in cimbali lo era davvero con tutta quell’uva che si è respirata, perchè ha viaggiato a zig-zag per parecchio tempo.

Lucy, color del sole, spesso s’incanta a guardare l’ignoto. Un punto fisso che solo lei conosce e chissà a cosa pensa in quel momento e con quel suo naso all’insù.

Lucy, così piccina che ora ha imparato ad essere affettuosa e a fidarsi.

Lucy, ti faccio un grattino sotto il mento come ti piace tanto, cresci sana e mangia tutto.

Un baciotto!

M.

Topononno aggiustagatti

Buffo vero? Un topo che rimette in sesto un gatto.

Ebbene si amici, eccovi in pole position l’ultimo arrivato in tana. Si lo so, niente di che. Bellissimo per carità, ma un pò rantegu. Da noi “rantegu” vuol dire malconcio. Sembra un ragno più che un micio. Ma come si fa a resistere ad un musetto così?

E’ arrivato lui. Miagolando pretenzioso. Topononno lo ha visto nel suo orto e… gli ha dato da mangiare. Ciao. Finita. Amore a prima vista.

Ora, voi forse non riuscite a vederlo ma è magro da far paura e, quando è arrivato una settimana fa, manco si reggeva in piedi. Dire che zoppicava è dire poco. Sembrava, boh… non so nemmeno io cosa sembrava!

Adesso invece già saltella, si nasconde, gioca. Ha ancora gli occhi un po’ cisposi, dentro alle orecchie ha l’intera centrale di Chernobyl e, sul naso, la discarica comunale.

Non ha pulci solo perchè inizia a far freschetto. Avrà anche i vermi presumo ma, il vermifugo, è un prodotto troppo moderno per topononno. Nessuno è venuto a reclamarlo e lui se ne va a zonzo beato per la campagna con un altro trovatello. Sì, topononno si è messo a salvare tutti i gatti della Liguria. Vuole imitare me e Niky mi sa.

Mia zia quando l’ha visto ha esclamato – In autru gattu?! – (Un altro gatto?!) e mio nonno – E mialu… poru ninin, cum’a fajevu a lasciallu cuscì, nè… vegni, vegni minuminu… – (E guardalo… povero ninino, come facevo a lasciarlo così, nè… vieni, vieni minuminu…).

Mia zia – Ma ti ti sei nesciu, u pà in rattu autru che minuminu…- (Ma te sei scemo, sembra un ratto altro che minuminu…). Ecco, questo è stato il dialogo in famiglia quando quattrozampe peloso è giunto.

Zia di gatti non ne voleva più da quando quello che avevano è andato a finire sotto ad una macchina che l’ha investito e ucciso. Poi, si è lasciata convincere a prendere la trovatella Lucy e adesso questo. Fatto sta infatti che, alla fine, anche zia si è innamorata e adesso è la prima che nasconde un po’ di cibo per portarlo a quello che un domani sarà un gatto meraviglioso.

Ha un pelo e un muso bellissimi, non trovate anche voi? Non ha un vero e proprio nome. Ormai tutti lo chiamiamo Minuminu che è il richiamo di topononno.

E dovreste vedere come si diverte topononno a vedere micio che salta rincorrendo i grilli o cercando di arrampicarsi sulla catasta di legna.

Ma non ha ancora molta forza nelle zampe e, sapete com’è, nonno non è quello dei veterinari e dei dottori. Forse non sa nemmeno che esiste il dottore per gli animali ma con Lucy è riuscito in tutto e sono sicura che riuscirà anche con questo qui.

E’ inutile ch’io m’intrometta perchè tanto sa lui cosa fare e non sente ragioni. Topononno è convinto sia sufficiente coccolarlo molto spesso e io, tutti i torti, non posso darglieli. Lui infatti, al pomeriggio, si siede sulla sedia di vimini sotto al suo nocciolo e i gatti, uno per volta, gli salgono in grembo per prendersi la loro razione giornaliera d’amore. E poi gli fanno gli appostamenti. Giù nell’orto, si nascondono dietro alla rosa o dietro ad un cavolo e poi, quando lui passa, all’improvviso, saltano fuori. Topononno non si è ancora abituato e, ogni volta, le risate sono spontanee.

Minuminu è ancora un po’ diffidente con gli estranei ma, a parer mio, ancora qualche giorno, e diventa buonissimo. Ho visto gatti molto più selvatici di lui, diventare affettuosissimi. Insomma, topononno, proprio non può stare senza fare niente e, alla sua veneranda età, ora si è messo a fare il “crocerossino” dei felini. Beh, che volete che vi dica, ben venga! Per lui e per loro!

E allora:- Benvenuto Minuminu!-.

L’unico problema che ha, è il colore del pelo. Topononno è sampdoriano e, quando lo accarezza, lo chiama “gatto juventino”, chissà se sta pensando anche di tingergli il pelo. Con topononno, tutto è possibile.

Quando sarà più grande vi farò vedere la sua trasformazione. Per ora è un frugoletto che dorme nello scarpone di nonno e non è nemmeno capace a fare le fusa. E’ buffissimo. Stiamo a vedere cosa diventerà.

Vi mando un bacione! Miao! Anzi Squit!

M.