I miracoli delle mie Alpi

ALTRE NOTIZIE | SABATO 25 AGOSTO 2012, 07:14

Oggi la festa di Sant’Erim: Google Maps ha scattato la foto della valle esattamente due anni fa

Una coincidenza straordinaria, visto che si è trattato dell’ultima volta che i partecipanti sono potuti arrivare in auto.

Incredibile ma vero: dovendo rilevare delle coordinate geografiche per dare la posizione a una ditta specializzata nei trasporti di passeggeri in elicottero, abbiamo scoperto che l’immagine catturata dal satellite, era stata scattata esattamente il 29 agosto 2010, durante la festa di Sant’Erim. In tutto il mondo oggi è possibile vedere, grazie a Google Maps, la Valle dei Maestri indicando le seguenti coordinate: 44.152559, 7.694743.

La sorpresa più incredibile è che è stata evidenziata come punto di rilevamento la chiesetta di Sant Erim, nell’unico giorno della festa che ogni anno all’ultimo sabato di agosto, è organizzata dagli Amici di Sant’Erim. La straordinarietà della foto realizzata dal satellite, è che non solo è stata scattata nell’unico giorno dove la valle si popola di persone, per ricordare quanti hanno perso la vita su quelle montagne, ma anche per ricordare i pastori nei famosi ‘100 giorni dell’Alpe’. Una fantastica coincidenza poiché è stata l’ultima volta che è stato possibile raggiungere la chiesetta di Sant’Erim con le auto, esattamente sabato 29 agosto 2010. Può essere un caso, ma comunque è sempre straordinario, perché in quella data, avevano partecipato centinaia di persone, e ora, in tutto il mondo è possibile vedere (anche se la qualità non è perfetta), la Valle dei Maestri e la piccola chiesetta dedicata a Sant’Erim, nel giorno della Festa.

Molti sono i fatti straordinari accaduti durante i lavori di ristrutturazione della più piccola chiesetta delle Alpi Liguri, alcuni di grande ed intensa emozione, che potrebbero far gridare anche al miracolo. Nulla avviene per caso, forse a oltre 2.200 metri in una piccola valle chiamata dei Signori, ai piedi del Marguareis al Colle dei Signori, si trova una piccolissima chiesetta, che pare e voglia attirare l’attenzione delle persone, con mezzi e fatti impossibili da spiegare. Per accedere direttamente alla pagina di Google Maps è possibile cliccare QUI.

Ecco cos’ha scritto Roberto Pecchinino su sanremonews.it il sito che s’interessa anche della mia valle. Miracolo o no è davvero una bella coincidenza! Ma voi vi chiederete di cosa stò parlando. Sant’Erim è una cappella in terra Brigasca, nella Valle dei Maestri della quale non si riesce a identificare la data relativa alla sua edificazione. Troverete qui tutte le notizie relative a quello che vi stò scrivendo http://www.vastera.it/RIVISTA/40/pagine%2040/ipotesi%20sant%20erim.htm leggetelo è interessante.
Vi assicuro che comunque è una chiesa antichissima e ogni anno raduna un sacco di gente in una onore di una festa a lei dedicata. Siamo nel confine con la mia Valle ma questi fatti misteriosi hanno interessato tutti!
Un bacione!
M.

La piccola Chiesa di Lampedusa

Cari topi, oggi vi porto a visitare una delle chiese più belle della Valle Argentina, la chiesa di Nostra Signora di Lampedusa o anche, Madonna dei Fanciulli, a Castellaro.

E’ vero che siamo a 370 metri d’altidunine, ma guardate il panorama che ci offre. Meraviglioso.

Il mare da una parte, giù in fondo alla vallata, e i monti dall’altra.

Questo Santuario, eretto nel 1619, è palcoscenico della maggior parte di matrimoni nella mia zona.

Infatti, è veramente caratteristico e la storia che lo accompagna è davvero curiosa. Si dice infatti che è stato fatto costruire da un certo Andrea Anfossi che, rapito dai saraceni e portato nell’Isola di Lampedusa, aveva giurato che se si fosse salvato e fosse riuscito a fare ritorno a casa, avrebbe fatto erigere una chiesa in onore della Madonna proprio perchè, nella sua fuga, trovò un dipinto della Vergine Maria e la stessa, gli apparve in sogno indicandogli la retta via della liberazione.

Dopo essersi costruito un’imbarcazione di fortuna, riuscì nell’impresa a raggiungere il Mar Ligure e approdare a Taggia (Arma di Taggia in realtà, ma, ai tempi, Arma era ancora solo un gruppo misero di case) e infine, a Castellaro e iniziò a realizzare quello che aveva promesso.

Iniziò a costruire questa casa mariana nel 1602 e la ultimò nel 1619 aiutato da tutti i castellaresi.

Sopra al suo maestoso portone, entrando, si può notare subito un bellissimo affresco che rappresenta appunto il viaggio dell’Anfossi con, sullo sfondo, le navi dei saraceni e, dipinta su un rosone di gesso bianco, la scritta “indulgenza plenaria” invita ad entrare purificati da ogni peccato e accolti così come si è.

Questo Santuario costruito su una collina chiamata Costaventosa, dista dal paese di quasi 1 km ma le sue campane, quando suonano a festa, rimbombano per tutta la valle e viene festeggiato ogni anno l’8 di settembre.

Il suo tetto, che crollò nel 1887, durante il terremoto che devastò Diano Marina, causò la morte di 47 persone. Il campanile fu una delle ultime cose ad essere finita e mantenuta ma, vengono attribuiti a questa Madonna di Lampedusa tanti miracoli inerenti a calamità naturali, o personali, come l’aver salvato vite coinvolte, ad esempio, in incidenti.

Al suo interno, è piccola ma bellissima.

Di forma circolare, è dotata di tre altari, uno più grande centrale e altri due laterali, più piccoli, ognuno dedicato a un Santo ed entrando si può notare subito, dopo il confessionale di legno, la statua di San Giovanni che venera Maria in ginocchio.

Grazie ad una scaletta che passa dietro l’altare principale, formando una specie di ponte, possiamo ammirare tutta l’entrata della chiesa dall’alto e le panche sotto di noi dove pregano i fedeli.

Da qui, l’interno sembra più piccolo ma offre tutta la sua bellezza. E’ proprio cercando di raggiungere la sacrestia qui accanto che possiamo inoltrarci nello stretto corridoio, il quale, alle sue pareti, esibisce i fioretti, le richieste e i doni fatti alla mamma di Gesù in cerca di aiuto e speranza. Ce n’è davvero di tutti i tipi: cuori dorati o di velluto, disegni, poesie, doni, ognuno ha presentato il suo ringraziamento o la sua richiesta. La sua preghiera. Alcuni, non lo nego, fanno tenerezza.

Ognuno, ha messo in bella mostra il suo ex-voto fatto con le proprie mani. Ci sono anche tele dipinte che rappresentano l’eventuale incidente, ricami, scritte su pergamene, nomi e anche fiocchi rosa e azzurri di bimbi nati. Quanta pazienza e quanta devozione si legge in questi che, talvolta, sono veri e propri cimeli risalenti a tantissimi anni fa.

E’ sempre qui inoltre che risiede un vecchio pianoforte di legno e le sedie dei coristi che intonano canti religiosi durante la messa domenicale. Intorno a lui anche lapidi di marmo con incise le vite dei Santi e dei parroci che hanno celebrato in questo Santuario la parola del Signore, guarendo, tramite la mano della Vergine, così vuole la leggenda, malattie in modo miracoloso.

Un bellissimo vetro dipinto, rappresenta Maria nei tradizionali colori del bianco e del blu, i colori della purezza e della meditazione, con intorno le colombe che volano.

La stessa Madonna, quella dei Fanciulli, di cui vi parlavo a inizio post, la possiamo vedere anche fuori la chiesa, in una piccola grotta, protetta da un vetro, mentre abbraccia un Gesù ancora bambino, e dove un’insegna di bronzo elenca tutti i diritti di cui devono usufruire i piccoli che lei protegge come quello di avere una famiglia, di nascere, di vivere una vita decorosa, di avere cibo, rispetto e così via. In questa cavità c’è anche chi getta qualche monetina sperando di avverare i suoi desideri.

Si, sono davvero tante le persone che passano di qua e lasciano il proprio segno, tra l’altro, posso assicurarvi che di sera è un posticino davvero romantico e tranquillo con tutto il panorama illuminato sottostante.

E’ facile infatti trovare coppiette di fidanzatini che passeggiano intorno la chiesa, sotto la grotta, giurandosi amore eterno. Ah…. carini… bhè, io invece, giurandovi che questo non sarà l’ultimo luogo che vi farò conoscere vi saluto e vi abbraccio. A presto Pigmy.

M.