La Siberia di fianco alla Valle Argentina

Giunti alla fine di questa torrida estate sento già molti di voi acclamare e attendere con fiducia il freddo che tanto amate.

A proposito di questo, mi sembra doveroso portarvi alla conoscenza di un luogo, di fianco alla Valle Argentina, che solo il nome fa venire i brividi. Sì, sì, proprio i brividi! I brividi del gelo.

Oggi, infatti, vi porterò a visitare una piccolissima Valle che la gente del posto, già da molti anni, chiama Val Siberia. Sono stati i nostri anziani a nominarla così.

Potete già capirne il motivo. Fredda, umida, stretta.

Scende da Bajardo (la vedete la neve? Eh!), posizionato in cima alla Val Nervia, e raggiunge il mare attraverso Via Goethe e Via Peirogallo di Sanremo.

Giunti in cima a queste strade, eccola stagliarsi di fronte a noi in tutta la sua lunghezza, passando sotto il viadotto dell’Autostrada dei Fiori e subito i monti si presentano senza permettere ulteriore visuale.

Nonostante il clima poco ospitale che la governa, soprattutto in inverno, sono diverse le persone che qui vivono e che ne sopportano le ghiacciate correnti che si formano proprio a causa della sua morfologia; dove le abitazioni non sono state costruite è il verde a regnare.

Il nome Val Siberia gli venne dato anni fa, quando la gente si accorse che in questo luogo, al di sotto dell’Ospedale Borea, c’era sempre qualche grado in meno rispetto alle altre zone limitrofe.

Siamo tra la Val Nervia e la Valle Armea, in un’appendice dell’entroterra ligure in cui difficilmente il cielo appare senza nuvole.

Siamo di fianco alla Valle Argentina, verso Ovest, per l’esattezza.

A circoscrivere l’inizio di questa Valle è Via Giovanni Pascoli, che in inverno, dal suo versante a Occidente, vede presto il sole calare.

Fortunatamente, la formazione di questo territorio permette agli amanti del fresco di godere, anche durante estati afose, di brezze e venti che attenuano il caldo eccessivo, ma purtroppo l’umidità è così significativa da riuscire a perdurare nonostante tutto.

In Val Siberia la natura, espressa prevalentemente dai fiori, è sempre in ritardo. Glicine, Ipomea, Convolvolo, Ginestra… tutto giunge dopo, quando dalle altre parti sta già sfiorendo o, da diversi giorni, si è presentata puntuale.

Anche frutta e verdura si comportano allo stesso modo. E i pomodori si possono raccogliere tranquillamente fino alla fine di agosto.

Val Siberia è particolarmente silenziosa, soprattutto nella mattinata e nelle ore della siesta. Una pace quasi surreale l’avvolge, durante la quale non si percepisce il minimo rumore.

E allora, lamentosi della calura, siete contenti che proprio qui vicino potete godere di un freezer a portata di zampa?

Ah! E ovviamente non devo dimenticare di dire che… dalla Val Siberia si vede anche il mare!

Ora che vi ho spiegato dov’è, potete anche andare: preparate le valigie, l’inverno non tarderà a giungere, ma io non vi seguirò, ho già abbastanza freddo nella mia splendida Valle!

Un tremante Squit!