Le pagine fiabesche che la mia Valle può raccontare sono molte ma oggi il segnalibro è puntato sull’antico borgo di Vignago che vi ho fatto conoscere poco tempo fa perché c’è un punto di lui che ancora non vi ho mostrato.
Si potrebbe definire “Vignago Superiore” ma le case che lo compongono si possono contare sulle dita di una zampa e quindi si sorride pensando a quel “Superiore”.
Fatto sta che siamo sempre nei pressi di Corte ma non siamo nella località sotto la Rocca e chiamata – La Rocchetta -, dove un tempo il nucleo abitativo era maggiore, siamo più in su, dove la vita che scorre lo fa ancora come una volta, dove ad accoglierci ci sono alberi di Mele succose e zuccherine e Margheritine candide.
La natura attorno è di una bellezza disarmante e spalanca a noi le sue porte.
Si scavalca un piccolo rigagnolo d’acqua e se non si fa attenzione si entra nella proprietà privata di qualcuno. Un qualcuno che qui ha case bellissime, dal fascino davvero particolare.
I piccoli pergolati di Vite nascondono Zucche e panchine realizzate con i bancali e sembra quasi di essere in una di quelle riviste che parlano di case singolari.
Ci sono anche Viti che si arrampicano sulla ringhiera al fine sempre di dare quel tocco in più di magia.
Mi guardo attorno, ogni cosa che vedo mi stupisce: l’antica conigliera, i fiori, le corde, i tegami, i secchi usati come vasi per le piante.
Un tempo forse era l’unica soluzione, ora invece sarebbero considerati complementi d’arredo pregiati.
Ad attirare maggiormente la mia attenzione è però, senza dubbio, il grande casone realizzato interamente in paglia con il tetto di lamiera. Un capanno meraviglioso.
Forse un ricovero per attrezzi ma è bellissimo. Sembra proprio una casa delle favole con tanto di porta rigorosamente in legno.
Le pietre che formano le altre abitazioni invece è come se parlassero del loro passato e della loro storia. Devono aver visto molto da queste parti soprattutto per quanto riguarda la coltivazione.
Ancora oggi, anche se sono diventate dei prati, è possibile notare le terrazze nettamente addolcite dallo scorrere del tempo.
Ciò che adesso qui va più “di moda” sono le Rape. Ce ne sono ben tre orticelli dal simpatico aspetto.
I particolari che abbelliscono questo luogo sono tanti e, naturalmente, tutti molto antichi. Alcuni persino originali dell’epoca.
Anche i colori sono parecchi e non hanno nessuna intenzione di spegnersi.
Ci sono addirittura diversi fiori appena sbocciati nonostante le temperature si siano abbassate di molto rispetto a quest’estate. Evidentemente qui si sta davvero bene e lo si percepisce immediatamente.
In effetti la quiete è assoluta e il luogo aperto perciò il sole non ha che da riscaldare tutto il giorno.
Solo le Ghiandaie si permettono di rompere il silenzio con il loro crocidare. Che pettegole!
Qui si gode di un bellissimo panorama che mostra Triora adagiata sul monte di fronte. Dietro di noi invece si innalza il bosco e ci si sente protetti.
Accanto alle case alcuni fasci di legna sono già pronti per aiutare ad affrontare l’inverno.
Questa parte di Vignago è più luminosa rispetto a quella in basso. E’ anche più vuota e gode maggiormente del verde che la circonda.
La natura è variegata e si riconoscono diversi alberi da frutta. Tutto il necessario per evitare di recarsi in paese, ogni giorno, a fare compere.
Ora Topi non vi resta che dirmi se vi piace di più Vignago Inferiore o Vignago Superiore. Due località totalmente differenti ma entrambe splendide.
Immagino non sia facile decidere per cui vi lascio pensare. Io, nel mentre, vado a preparare un altro articolo interessante per voi! Alla prossima!
Squit!