Oggi vi parlo di pietre che sembra stiano su per miracolo… Eh sì, cari topi, quest’altro ponte romano della mia Valle, purtroppo, sta cedendo. Almeno a sentir le parole di un topo anziano che ho incontrato da queste parti.
Parecchie pietre sono già crollate e questo per me è un gran dispiacere.
Siamo ad Agaggio inferiore, sulla strada principale, e vi sto presentando l’ennesima costruzione romana della mia Valle. Questo ponte è piccolino, ma si trova in un contesto delizioso. Dietro di lui c’è una cascatella di acqua limpida e sotto un laghetto dal colore verde trasparente, fa sembrare il tutto una piccola laguna montana. E’ un angolino meraviglioso a 370 metri sul mare.
Tempi addietro, questo ponticello breve, ma piuttosto alto, veniva usato per attraversare il rio e recarsi nei campi.
Dalle foto non vi sarà difficile vedere come nel centro manchino diversi sassi. Si notano distintamente i buchi vuoti, nonostante l’erba ci sia cresciuta sopra. Forse è il ponte più piccolo e anche quello più in pericolo di tutti, ma nessuno pare abbia intenzione di salvarlo.
Io, grazie al consiglio del mio amico Marco, sono contenta di averlo fotografato. Un giorno o l’altro potrebbe davvero non esistere più.
Nella mia Valle, come ormai sapete anche voi, ce ne sono tantissimi. I Romani hanno creato insediamenti nei luoghi che circondano il luogo in cui vivo, poiché servivano loro per raggiungere la vicina Gallia, e ci hanno lasciato numerose costruzioni ancora oggi perfette.
Questo ponte, contornato dal verde della natura, può passare inosservato. Mi ha fatto piacere vedere i ciclisti fermarsi a fotografarlo, perché è una delle tante opere d’arte della mia Valle.
Formato da un’unica campata realizzata da un grande arco, rappresenta la tecnica costruttiva della cultura romana e, a mio parere, ha un grande valore archeologico. Non ha subito nessun restauro, nè modifiche: è così dai tempi antichi.
Il suo corridoio di passaggio è largo meno di un metro e il basamento è addossato a speroni di roccia e costituisce la parte più solida rimasta.
Venite a vederlo, topi, ma evitate di salirci, datemi retta!
Un abbraccio.
M.
Bellissimo questo ponte, immerso com’è nel verde. Peccato che tutte queste meraviglie debbano andare perdute per l’incuria e la mancanza di fondi. La tua Valle è davvero splendida! Bacioni
Grazie Stravy! In effetti è davvero un angolino bellissimo, le foto non lo dimostrano bene forse ma potrebbe essere la scenografia di un film. Ma purtroppo, come dici tu, saremo destinati a perderlo. Un bacio.
Bellissimo il ponte, spero davvero che qualcuno se ne curi e lo sistemi.
Ma non si può segnalare il suo stato a qualche ente? Sarebbe davvero un peccato perderlo…grazie di avercelo mostrato, tesoro!
Un bacetto!
Ma figurati Miss… Magari! Però sono contenta che il posticino ti sia piaciuto! Un bacetto.
Ma sembra surreale questo luogo. Ma io se ero lì, non ci mettevo nemmeno un secondo a buttarmi in acqua:)
Lo so Rick, hai ragione, il brutto è che si rischia di vedersi crollare il ponte sulla testa purtroppo! Però è proprio bello come posticino.
Scusate l’orrore ortografico, ma sono appena tornato da un incubo (lavoro):)
uh! Questo ponte devo averlo visto giusto una settimana fa su un sito turistico della liguria.
Davvero? Che bello, allora è più famoso di quel che pensassi! Io non l’avevo trovato, ma non l’ho cercato con attenzione.
Sbaglio o siamo state assieme anche qui… Durante quella passeggiata con quei nostri amici di Agaggio, per smaltire tutto quello che avevamo mangiato…Se cerco bene dovrei avere qualche foto cartacea di quella giornata al ponte tutti assieme!
Si gioia ricordo la passeggiata come fosse ieri ma non mi sembra che siamo scesi così tanto. No, no secondo me è un altro e questo vorrebbe dire che c’è un altro ponte romano da scoprire. Comunque chiedi all’uomo tuo dei barattoli ( 😀 ) che lo sa sicuramente meglio di me. Questo è quello che c’è sulla strada principale prima di Agaggio dalla strada che va al Camposanto dopo Aigovo e Carpenosa.
Questo ponte è davvero bellissimo ma secondo me è più spaventoso quello all’inizio della strada che va a Gavano: vengono i brividi a salirci sopra e guardare il torrente giù nella gola… e pensare che magari tanti anni fa ci passavano con i muli carichi di grano ecc.
Ciao Vaiale! Hai ragione! Altro che brividi! Comunque, se ti può piacere avevo scritto un post anche su quel ponte lì. Il titolo del post è “Una foto e un ponte antichi” e, come dici tu, ci passavano si con i muli! Un tempo era un punto di ritrovo per tutti gli abitanti di Gavano. Bacioni.